Termoli

Casa di campagna e cantiere abusivi, sequestri della Finanza a Rio vivo. 5 denunce

I militari della Stazione Navale hanno posto i sigilli a una casetta in campagna di circa 100 mq e un manufatto in cemento armato di circa 110 mq ancora in costruzione. I presunti responsabili sono stati denunciati per i reati di danneggiamento e deturpamento ambientale oltre alle connesse violazioni urbanistiche e paesaggistiche

Avrebbero costruito su zone sottoposte a vincolo paesaggistico e su sito ritenuti di importanza comunitaria le cinque persone denunciate dal personale della Stazione Navale di Termoli. I militari hanno infatti eseguito due sequestri a Rio vivo, nota località balneare di Termoli. In particolare, i sigilli sono scattati per una casetta in campagna di circa 100 mq. La costruzione sarebbe abusiva perché realizzata senza le necessarie autorizzazioni e prescrizioni su un fondo di 200 mq complessivi.

Ma non è tutto, perché i presunti abusi edilizi su zone sottoposte a vincolo e reputate sito di importanza comunitaria per la tutela della flora e il ripopolamento della fauna locale interessano anche un’altra area alla quale i finanzieri hanno posto i sigilli.

Sequestrato infatti un manufatto in cemento armato di circa 110 mq ancora in costruzione. Secondo la ricostruzione della Stazione Navale del Roan, il cantiere che sorge sempre a Rio vivo, avrebbe comportato la cementificazione di un ulteriore contiguo terreno agricolo di circa 600 mq.

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I cinque presunti responsabili sono stati denunciati per aver concorso nei reati di danneggiamento e deturpamento ambientale e dovranno rispondere anche delle connesse violazioni urbanistiche e paesaggistiche.

Ma nei guai potrebbero finire anche le aziende che hanno collaborato nell’edificazione della casetta e dal manufatto. Infatti Le Fiamme Gialle stanno valutando gli aspetti economico finanziari connessi alla edificazione abusiva che ha comportato la partecipazione di più ditte, le quali hanno fornito materiale edile e manodopera senza tener conto che i cantieri non erano autorizzati.

I sequestri e le denunce sono stati eseguiti nell’ambito della intensificazione dei servizi di polizia ambientale disposti dal Roan lungo la fascia costiera regionale.

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