Bilancio del triennio

Più di 90 persone salvate, 200 giorni di addestramento e la tragedia di Rigopiano: i numeri del CNSAS

Sta per concludersi un triennio proficuo sotto il profilo delle attività messe in campo dal CNSAS Molise, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico: gli anni compresi tra il 2017 ed il 2019, non ancora concluso, hanno segnato un punto di rilevanza strategica per il territorio molisano, in quanto si tratta della prima convenzione sottoscritta tra il CNSAS e la Regione Molise.

Un accordo che è stato possibile grazie alla legislazione nazionale ed accolta positivamente dalla Regione che ha riconosciuto il valore e l’utilità sociale del CNSAS, promulgando la Legge regionale numero 13 del 22 settembre 2017 e, successivamente, sottoscrivendo una convenzione allo scopo di strutturare un sistema di soccorso sanitario efficiente in ambiente montano ed impervio, a supporto del 118 e a beneficio della collettività.

I numeri del bilancio triennale non fanno altro che sottolineare l’importanza del CNSAS, una realtà di eccellenza costituita da tecnici altamente specializzati e da figure professionali impegnate quotidianamente in ogni tipo di intervento volto alla salvaguardia della persona in ambiente montano, impervio ed ostile. Da oltre vent’anni opera su tutto il territorio regionale, nei propri ambiti e ambienti di competenza, a supporto del Servizio di Emergenza Urgenza Territoriale del 118 (SET 118) per interventi tecnico sanitari di emergenza, ed in eventi di calamità naturale in qualità di struttura operativa del servizio nazionale di protezione civile.

Ma veniamo ai numeri: oltre 80 giornate di intervento in cui è stato possibile soccorrere più di 90 cittadini, sia italiani che stranieri, mentre erano in difficoltà o potenziale pericolo di vita per incidenti legati alla pratica di attività turistiche, ricreative e lavorative in territorio montano e zone impervie della Regione; di notevole rilevanza gli interventi di protezione civile durante l’emergenza neve del 2017, in particolare quello a Farindola per la valanga di Rigopiano, in cui numerosi tecnici del CNSAS Molise hanno operato dal primo giorno di emergenza e per un’intera settimana, partecipando alle attività di soccorso e salvataggio di nove persone sopravvissute tra cui quattro bambini.

Di importanza strategica è stata anche la formazione del personale impiegato che ha potuto contate su oltre trenta giornate di prevenzione realizzate mediante posti di soccorso avanzato in occasione di gare e manifestazioni sportive in territorio montano della Regione e attività di divulgazione e prevenzione degli incidenti in montagna, nell’ambito del Progetto del CNSAS ‘Sicuri in Montagna’, su circa 200 giornate di addestramento necessarie a garantire l’elevato standard di specializzazione dei tecnici, così come previsto dalle norme in materia di Soccorso Alpino e di Sicurezza del lavoratore. A queste si aggiungono oltre 25 giornate di esercitazioni per il soccorso in montagna effettuate con i reparti volo della Polizia di Stato, dell’Aeronautica Militare e del 118.

Il soccorso a persone in difficoltà o in pericolo di vita è stato possibile grazie alla collaborazione ed al supporto del SET 118 per le emergenze sanitarie, e con altri Enti quali Prefetture, Carabinieri e Polizia per la ricerca di persone disperse in presunto pericolo di vita, anche mediante l’ausilio dei reparti volo della Polizia di Stato, dell’Aeronautica Militare e del 118. Ad oggi il CNSAS rappresenta uno strumento imprescindibile per garantire la sicurezza ed il soccorso dei cittadini nell’ambito di ogni forma di fruizione dell’ambiente montano.