Termoli

Lo “scippo” di Emodinamica arriva sulla scrivania del ministro Speranza

I consiglieri regionali di Orgoglio Molise scrivono al ministro alla salute chiedendo di affrontare subito la questione. "I molisani non possono permettersi di perdere uno dei pochi reparti efficienti"

Come anticipato giorni fa, la questione di Emodinamica arriva sul tavolo del ministro Speranza, che guida il dicastero della Salute. I consiglieri regionali Gianluca Cefaratti e Paola Matteo chiedono infatti di affrontare la questione “subito e in modo organico” per evitare che il reparto possa essere inglobato dal San Pio di Vasto, così come previsto nei piani di riorganizzazione della Asl abruzzese.

“È vero – dicono i rappresentanti in Regione del gruppo politico Orgoglio Molise – che assistiamo con frequenza sempre più insistente allo smantellamento dei nostri ospedali, ma quando la regola dei tagli si concretizza nella espropriazione di un reparto che ha i numeri e le capacità per lavorare nel migliore dei modi, restiamo sorpresi e avviliti”.

 

E i numeri sono questi: Emodinamica a Termoli funziona 24 ore su 24 con quattro emodinamisti; si occupa di trattare l’angioplastica primaria, cioè l’infarto, ed è dunque un reparto salvavita. Nel 2018 sono state 450 le coronografie fatte dal reparto, oltre 200 gli interventi di angioplastica e 60 i casi di infarto acuto trattati. Un reparto che ha permesso a tanti cittadini soprattutto con interventi non programmati di salvarsi.

Dunque un reparto efficiente che in questa situazione diventa anche l’occasione per una riflessione politica di confronto e condivisione delle scelte perché, sostengono Matteo e Cefaratti nella lettera inviata al ministro Speranza,  “il Molise e la sua gente non possono permettersi di aggiungere criticità a criticità. La sanità è un diritto essenziale e non può essere oggetto di operazioni scollegate con i contesti nei quali questi diritti si estrinsecano”.

 

Ora si attende che Roberto Speranza o la sua segreteria possano dare una risposta a questa esigenza. Intanto la prossima settimana il piano operativo sanitario che fra le altre cose prevede un forte depotenziamento del San Timoteo di Termoli diventi oggetto di un confronto in Molise, dopo la visione a Roma.

 

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