Campobasso

Lettera anonima ai consiglieri: “Ecco i nomi dei raccomandati che vinceranno il concorso in Comune”

Oggi la sorpresa nella cassetta riservata degli eletti: alcuni di loro hanno trovato un foglio in cui vengono denunciati presunti brogli nella selezione per impiegati amministrativi in Municipio. "Parentele e amicizie 'strane', una burocrazia malata e permeabile a comportamenti illegittimi", la denuncia dell'anonimo autore del testo. Intanto una delle candidate escluse si è rivolta ad un avvocato e lo scorso 12 novembre ha presentato una richiesta di accesso agli atti per vederci chiaro sulle procedure seguite.

Tizio è parente a Caio. Il padre di X è uno stretto collaboratore del segretario del Comune di Campobasso.

L‘anonimo autore della lettera lasciata nelle cassette della posta di alcuni consiglieri comunali in Municipio, utilizzata per le comunicazioni istituzionali, ha fatto nomi e cognomi, citato la professione, i legami e le parentele di sei candidati che sono stati ammessi alla prova orale del concorso per assumere tre impiegati a palazzo San Giorgio.

Una selezione, ricordiamo, indetta dodici anni fa e riavviata a settembre dall’amministrazione pentastellata per reperire nuovo personale.  Fra qualche giorno, del resto, 32 dipendenti comunali andranno in pensione con quota 100.

Le procedure però hanno destato sin dall’inizio i primi sospetti: in primis, perchè nell’elenco dei candidati che hanno già superato la prova preselettiva e quella scritta c’è Margherita Gravina, cugina del sindaco Roberto Gravina ed eletta nell’assise civica alle amministrative dello scorso maggio. Così come un’altra pietra dello scandalo è stata la mancata convocazione per gli 800 aspiranti candidati: questa estate, in occasione delle prove preselettive, solo 67 persone si sono presentate al test. Secondo quanto hanno dichiarato per spiegare l’anomalia, avrebbero dovuto ricevere una apposita raccomandata che avvisava loro della prova. Il Comune di Campobasso invece ha fornito le informazioni sulla preselezione con una determina pubblicata lo scorso 10 luglio sul sito ufficiale. La comunicazione è stata pubblicizzata anche sulla Gazzetta Ufficiale, sezione concorsi.

Oggi – 29 novembre – si è consumato l’ennesimo colpo di scena: alcuni consiglieri si sono visti recapitare il foglio anonimo in cui viene segnalata la ‘parentopoli’. Per l’autore della lettera siamo di fronte a “fondati brogli”. E “tutto ciò è sintomo di una burocrazia malata e permeabile a comportamenti illegittimi a danno – si legge nel foglio recapitato anche alla redazione di Primonumero – di altri concorrenti che non hanno superato la prova scritta perchè ritenuti ‘scomodi’ dalla commissione”.

Sospetti fondati? In attesa che si faccia chiarezza sulla vicenda anche in Comune, una delle candidate escluse si è rivolta ad un avvocato che lo scorso 12 novembre ha protocollato una richiesta di accesso agli atti per capire se sono state rispettate le procedure previste dalla legge.

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