L'inchiesta di report

Latte estero, terremoto in Molise: l’ira dei consumatori, titolari dei caseifici preoccupati. Coldiretti: “Pochi controlli”

Mentre cresce l'attesa per la puntata di Report (in onda stasera su Rai Tre) che dovrebbe rivelare la lista dei caseifici che utilizzano latte importato, i cittadini sono in subbuglio: "Fuori i nomi". Prende posizione anche la Coldiretti che denuncia: "Chiediamo da anni maggiori verifiche nelle industrie agro-industriali per accertare la corrispondenza, in etichetta, dell’origine della materia prima utilizzata".

C’era da immaginarselo: scoprire che (pare) per produrre tutto quel ben di Dio che sono i formaggi e le mozzarelle molisane viene utilizzato latte importato dall’estero ha provocato sconcerto tra i consumatori. Probabilmente stasera alle 21.20 molti di loro accenderanno la tv per non perdersi l’inchiesta di Report che ha acceso i riflettori su quella che sembra avere le sembianze di una frode alimentare ‘giocata’ sul filo del rasoio, all’interno della giungla di regole dell’Unione europea che consente ai produttori di utilizzare materie prime di importazione.

A poche ore dalla puntata del programma Rai, Coldiretti Molise prende posizione denunciando in una nota stampa la scarsa attività di controllo da parte degli organi preposti nei caseifici:  “Così come giustamente avviene per le aziende agricole e zootecniche, sottoposte a continue verifiche, sarebbe necessario che analoga attività venisse svolta presso gli stabilimenti agro-industriali per accertare la corrispondenza, in etichetta, dell’origine della materia prima utilizzata”.

Anche perchè le etichette non sempre riportano in maniera trasparente l’utilizzo del latte estero. “Ma come, leggo sempre 100% molisano”, ha esclamato qualcuno. Qui si prefigurerebbe il ‘grande’ inganno per i consumatori che pensano di portare sulla tavola la ricotta o la mozzarella prodotte con il latte delle mucche che pascolano sulle montagne molisane. Un’immagine bucolica e romantica crollata nel giro di qualche ora.

Eppure una sentenza del Consiglio di Stato ha imposto che “per tutelare la qualità e la sicurezza del cibo italiano è necessario sapere da dove proviene la materia prima agricola”.

Una sentenza, ricorda ora Coldiretti Molise, “che è rimasta però finora inapplicata” dal momento che “circa un terzo della produzione totale dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy contiene materie prime straniere a danno delle aziende agricole, dell’occupazione e dell’economia nazionale e regionale”.

L’inchiesta di Report sta facendo tremare pure i titolari delle industrie molisane, anche per il clima di sospetti e veleni che le anticipazioni hanno già creato. “Fuori i nomi di chi utilizza il latte estero”, è la frase più in voga in queste ore sui social.

Tuttavia c’è chi prova a tirarsi fuori da questa caccia alle streghe. Il Caseificio San Marco, ad esempio: “E’ da una vita che siamo contro questo schifo: chi dichiara disonestamente di utilizzare latte molisano lo fa a discapito non solo dei consumatori ma anche di chi, come noi, lavora onestamente questa materia prima”, scrivono i titolari dell’azienda di Ferrazzano in un post su Facebook.

Sapete quale conseguenza comporta per noi, gente di sani principi e per i nostri allevatori questa falsità? Che a stento riusciamo ad arrivare a fine mese!

L’utilizzo del latte tedesco, che fino a poco tempo fa aveva un prezzo basso, comporta un abbassamento anche di quello del latte italiano, in questo caso, nello specifico del nostro caro latte molisano. Questo fa sì che gli allevatori non riescono a sostenere le proprie spese perché le mucche, come noi, hanno fame e bisogno di tanta assistenza, cure e lavoro”, dicono ancora dallo stabilimento invitando i consumatori ad assistere alla lavorazione dei formaggi. Perchè “noi siamo trasparenti”.

Infine ovviamente sulla questione casearia non poteva non coinvolgere la politica. Certo, le reazioni del governo regionale sono ancora timide (forse in attesa della puntata). Prende invece posizione la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Patrizia Manzo: “Finalmente il servizio di Report sulle produzioni lattiero casearie ha sensibilizzato l’opinione pubblica su un problema noto da tempo e che ho sollevato in diverse occasioni durante il mio mandato”. Dal suo punto di vista, “è ora di mettere nel cassetto le parole e prendere iniziative concrete altrimenti le belle chiacchiere che siamo costretti ad ascoltare da oltre 10 anni sui prodotti di qualità, sul chilometro zero, sulle produzioni locali, rimarranno solo un auspicio e un sogno chiuso in un cassetto”.

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