Mezzi fermi

Gli autisti fermano tutti gli autobus e si scagliano contro la Regione. Niro frena: “Sciopero strumentale”

Il bando per cambiare la mobilità locale su mezzi pubblici è quasi pronto, ma martedì 19 novembre sciopero degli autoferrotranvieri del Molise, in protesta contro la pessima qualità del servizio offerto finora dalle aziende e gli stipendi in ritardo. Assicurate le fasce di garanzia. "Non capisco proprio le ragioni di questa astensione” commenta l’assessore regionale Vincenzo Niro

Potrebbe essere una giornata molto difficile, quella di martedì 19 novembre, per coloro che utilizzano il trasporto pubblico locale. Autisti e dipendenti in genere delle compagnie regionali in sciopero per tutta la giornata, esclusa la fascia di garanzia. Una astensione dal lavoro che potrebbe comportare forti disagi alla popolazione che quotidianamente utilizza gli autobus e che è stata decisa dai sindacati nei giorni scorsi con le ragioni più disparate, dal servizio scadente agli stipendi in ritardo, fino alla contestazione del nuovo bando regionale che la Giunta Toma è quasi pronta a varare.

La protesta è stata confermata dopo l’assemblea regionale dei lavoratori che si è tenuta domenica mattina al Dopolavoro ferroviario di Campobasso.

Ancora una volta il dito è puntato contro “la politica regionale che per decenni in materia di trasporto locale ha sottovalutato l’importanza di garantire ai cittadini quella profonda riforma del settore in grado di determinare un sistema della mobilità efficiente, coordinato ed integrato e che contempli al tempo stesso il rispetto di regole e di diritti (anche in materia di sicurezza) per i circa 500 addetti che con il loro operato assicurano un servizio essenziale previsto dalla nostra Costituzione”.

assemblea autoferrotranvieri trasporto pubblico

All’assemblea hanno preso parte circa 120 persone che hanno discusso delle varie motivazioni dello sciopero. Un’astensione che chiaramente non è condivisa dalla Regione Molise. “Di quello che contestano, non c’è un solo aspetto sul quale stiamo lavorando. Forse pensano che noi in 12 mesi possiamo rimediare alla mancanza di operatività degli ultimi dieci anni” commenta l’assessore Vincenzo Niro, interpellato da primonumero.it.

Ma per Fit-Cisl, Fit-Cgil, Uiltrasporti, Faisacisal e Ugl Autoferrotranvieri i motivi sono fin troppi. Si va dagli “aspetti legati alla vetustà dei mezzi e all’ingente numero di autobus Euro ‘0’ ancora in circolazione nonostante gli espliciti divieti imposti da una Legge dello Stato” alla sicurezza di pedoni, pendolari e autisti a causa della “presenza di numerosi stalli e fermate non a norma e non autorizzate anche in tratti di strada altamente pericolosi”.

terminal cb pullman autobus Atm

Per i sindacati si tratta di “problematiche comuni e generalizzate riscontrabili nelle 29 aziende, che ha assunto una valenza di carattere regionale (anche questa una novità assoluta per la Regione). Si passa dalla mancanza di una pianificazione e programmazione del settore trasporti ai sistematici ritardi e, in alcuni casi addirittura alla mancata corresponsione delle retribuzioni ai dipendenti, fenomeno non più isolato e che ora riguarda sia le aziende extraurbane che urbane. Poi vi sono gli aspetti legati già richiamati relativi alla eccessiva vetustà dei mezzi in circolazione. Il tutto in una condizione di vero sfruttamento del personale che non a caso rende il Molise la regione con le condizioni normative e retributive peggiori del Paese”.

E poi c’è il fatto nuovo, quel tanto atteso bando regionale per il trasporto pubblico. Un bando che dovrebbe essere pubblicato entro Natale, come conferma l’assessore Niro. I sindacati contestano la probabile adozione del doppio lotto che metterebbe una pietra sopra all’idea, avvalorata dal Consiglio regionale del 2011, di un unico gestore.

assemblea autoferrotranvieri trasporto pubblico

“Appare infatti paradossale che per una Regione di modesta superficie e densità di popolazione quale il Molise, si stia ipotizzando il doppio lotto di gara nell’ambito del bacino unico regionale”.

“Il gruppo di lavoro che si sta occupando del bando – ribatte l’assessore regionale ai Trasporti – ci ha comunicato che con unico lotto ci sarebbe un aggravio di costi per la Regione di 7,7 milioni di euro. Se la Regione sceglierà questa strada, tramite il consiglio regionale, significa che si farà carico di questi costi. Altrimenti si andrà verso i due lotti, che variano chilometraggio e qualità delle corse. Il servizio va reso efficiente”.

Conferenza dragaggio Toma Niro

Niro non ci sta a passare per quello che non cerca di risolvere i problemi. “Pochi giorni fa ho discusso per sei ore e mezzo con i sindacati. A tutte le eccezioni che fanno, noi stiamo cercando di mettere soluzione. Non possono pensare che in 12 mesi si risolvono i problemi di 10 anni. Ho i verbali di quegli incontri, poi li pubblicherò. Sciopero strumentale? Ognuno si assume le sue responsabilità. Noi andiamo avanti”.

L’assessore ribatte punto su punto alle ragioni dello sciopero. “Abbiamo pagato le ditte nei termini previsti, abbiamo acquistato mezzi nuovi, circa 40 autobus. Abbiamo avviato le procedure per i nuovi golfi di fermata sulle strade statali, affidando i lavori all’Anas. Nei Comuni non siamo noi a dover mettere a norma. Abbiamo persino avviato il dialogo sul contratto di secondo livello che è fermo dall’82-’83. Abbiamo lavorato al Piano del trasporto pubblico e a breve pubblicheremo il bando. Sinceramente non so che altro potevamo fare”.

Ultima considerazione sulla documentazione del Piano dei trasporti. “La pubblicazione avverrà a giorni, dopodiché ognuno potrà fare delle osservazioni, non solo i sindacati”.

Intanto domani c’è il grosso rischio che tanti pendolari restino a piedi. Le aziende che svolgono il servizio urbano assicureranno comunque le fasce di garanzia dalle 5,17 alle 8,17 e dalle 13 alle 16. Mentre le aziende che svolgono il servizio extraurbano garantiranno in ogni caso le fasce di garanzia dalle 5 alle 8,30 e dalle 13 alle 15,30.

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