Dieci regole contro il disagio

Genitori separati, più tempo a litigare e meno ad ascoltare la prole: nasce la Carta dei diritti dei figli

Anche i figli dei genitori separati hanno dei diritti: sembra una frase scontata, quasi una presa in giro. Eppure durante le pratiche di separazione la loro voce resta inascoltata, quasi come se non contasse. Per difenderli è nata, nel 2018, la ‘Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori’

“Se non paghi gli alimenti non vedi tuo figlio”, “se non fai quello scordati tua figlia”. Quante volte, durante la quotidianità, i genitori separati hanno ripetuto questa frase ignari del dolore che quelle parole, tanto semplici ma pesanti quanto macigni, avrebbero inferto sui loro figli? Perché, fin troppo spesso, i coniugi si lasciano tra liti furiose e discussioni accese e, dopo aver litigato per la casa, il mobilio e l’auto, si battono per la custodia dei figli. Bello, dirà qualcuno, si vede che entrambi tengono al benessere del piccolo e voglio solo il meglio per lui.

E se il ‘meglio’ che intendono i genitori non sia davvero la scelta giusta per il figlio? Qualcuno ha mai chiesto davvero ad un bambino cosa pensa della separazione dei genitori? Se vedere uno dei due per un fine settimana al mese sia davvero ciò che vuole, ciò che lo fa star bene? Se sentirli litigare costantemente, fosse anche per telefono, provochi dolore? Durante le cause di divorzio e separazione i bambini vengono paragonati a bene materiali, come fossero il prezioso servizio di piatti e posate ricevuto in dono per il matrimonio o una vecchia lampada che non piace a nessuno dei due coniugi, ma che entrambi vogliono pur di far dispetto all’altro quando, invece, sono la parte più debole di un rapporto ormai incrinato, gli ultimi invisibili di una fiamma d’amore ormai spenta, divenendo semplici causali di un ricatto appena iniziato.

Per rispondere a queste domande nasce la ‘Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori’ presentata mercoledì pomeriggio a Termoli dall’Aiaf (Associazione italiana degli avvocati per la famiglia e per i minori): un decalogo che dà finalmente voce ai figli dei separati, alle loro esigenze ed ai loro timori. Una sorta di vademecum di cui i genitori ed i giudici dovrebbero tener conto per permettere ai piccoli di vivere serenamente, anche se privati della famiglia composta da due genitori.

Dovrebbero, appunto, perché si tratta di una carta, un insieme di istruzioni scritte da una commissione di diciassette giovani creata dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, assieme ad esperti legali, psicologi, sociali ma che, nella legislazione italiana, non ha ancora un posto ben definito. “I bambini ed i ragazzi – riassume il Presidente Aiaf Molise Romeo Trotta – Hanno diritto a preservare le relazioni familiari non solo con i due genitori, ma anche con i nonni, gli zii, i cugini e perfino con gli amici di ambedue i genitori”.

La Carta si apre proprio con il diritto dei figli ad essere amati, argomento troppo spesso sottovalutato da entrambi i genitori: “I figli hanno il diritto di essere liberi di continuare a voler bene ad entrambi i genitori, hanno il diritto di manifestare il loro amore senza paura di ferire o di offendere l’uno o l’altro. I figli hanno il diritto di conservare intatti i loro affetti, di restare uniti ai fratelli, di mantenere inalterata la relazione con i nonni, di continuare a frequentare i parenti di entrambi i rami genitoriali e gli amici. L’amore non si misura con il tempo ma con la cura e l’attenzione”.

Tra gli altri diritti di cui i figli di genitori separati potranno godere, ci sono quello a continuare ad essere figli e di vivere la loro età, di essere informati ed aiutati a comprendere la separazione dei genitori, di essere ascoltati e di esprimere i loro sentimenti, di non subire pressioni da parte dei genitori e dei parenti, che le scelte che li riguardano siano con divise da entrambi i genitori, di non essere coinvolti nei conflitti tra genitori, al rispetto dei loro tempi, di essere preservati dalle questioni economiche, di ricevere spiegazioni sulle decisioni che li riguardano.

Un decalogo di buone intenzioni, complesse da gestire ed ancor più da attuare che rappresenta la base per garantire rispetto e serenità ai minori: “Per dare piena attuazione alla Carta si dovrebbe creare un Tribunale specializzato per la famiglia – ha commentato il Presidente Aiaf Lazio Maria Teresa Pagano intervista QUI – Composto da esperti che possano far propria la Carta e per fare in modo che i bambini non soffrano più né durante la separazione né in futuro”.

Proprio nell’ambito dell’ascolto nasce anche un’altra realtà molto importante: si chiama ‘Casa dei diritti’ e si pone l’obiettivo di fornire assistenza, informazione ed orientamento gratuito a chiunque abbia un disagio: “Sono numerose le persone che si rivolgono ai punti di Termoli e Campobasso – ha spiegato il Presidente dell’associazione Konsumer Italia Molise APS Laura Venittelli intervista QUI Forniamo assistenza su diversi punti, dalle pubbliche amministrazioni per il disbrigo di pratiche fino ad informazioni sul servizio sanitario. Il punto di ascolto rappresenta il punto a metà strada tra i diritti negati ed i cittadini”.

Scarica la Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori

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