Regione molise

Fondi regionali e Finmolise, Fontana (M5S): “12 mln non utilizzati, riprogrammiamo queste risorse”

Nella mozione a firma del consigliere regionale Valerio Fontana anche la richiesta di istituire un Fondo di garanzia per soggetti 'non bancabili'

La finanziaria regionale per lo sviluppo del Molise finisce sotto la lente del M5s, e il consigliere Valerio Fontana presenta una mozione al Consiglio. Per il consigliere Fontana ci sarebbero oltre 12 milioni di euro inutilizzati che potrebbero essere riprogrammati a benificio dell’intero territorio.

La ‘Finmolise spa’ è un ente strumentale della Regione che organizza e svolge servizi tecnico-finanziari per contribuire a realizzare le politiche regionali a tutela del territorio e del tessuto economico e sociale. Una sorta di finanziaria che, tra le sue attività, ha sia quelle propriamente ‘finanziarie’ come la gestione fondi per lo sviluppo regionale (ma anche prestazioni di garanzie, erogazioni di finanziamenti anche in leasing e factoring, partecipazione al capitale di imprese) sia funzioni ‘di servizio’ nei confronti dell’ente (cioè della Regione) come assistenza tecnica, finanziaria e gestionale. Per fare tutto questo Finmolise gestisce fondi pubblici finalizzati allo sviluppo economico del territorio con attività di tipo istruttorio, concessorio, di erogazione, riscossione e riversamento.

Ogni anno l’ente è chiamato a redigere il Rendiconto della gestione dei fondi regionali in cui sono riportati i dati della gestione finanziaria delle misure che presentano ancora disponibilità economica. Ed è qui che si innesta la mozione dei pentastellati molisani, che si sarebbero accorti, dall’analisi del rendiconto della gestione dei fondi regionali 2018, che “gran parte delle misure attivate nel corso degli anni sono al momento inattive e la residua disponibilità sui relativi conti correnti è gravata da oneri, spese fisse e provvigioni maturate dalla stessa Finmolise”.

Si tratterebbe in particolare di oneri e spese derivanti dalle attività di recupero crediti verso soggetti inadempienti. A quanto ammontano? “Parliamo di oltre 12 milioni di euro. Per la precisione 9.460.562 euro di fondi Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale, ndr), da utilizzare in ambito creditizio, e 2.946.089 euro di fondi Fsc (Fondo sviluppo e coesione, ndr), quindi utilizzabili per la spesa corrente”.

Il consigliere Fontana sottolinea come una parte delle risorse in giacenza, relative a specifiche misure di finanziamento o di garanzia del credito, sono subito riprogrammabili poiché libere da vincoli. Quindi la proposta: “sono risorse che potrebbero giovare al contesto economico regionale, ma bisogna riprogrammarle subito evitando sprechi e inefficienze”.

La mozione presentata da Fontana (primo firmatario) insieme ai colleghi Greco e Primiani chiede dunque una ricognizione sui fondi regionali ‘dormienti’, ma anche qualcosa in più. “Chiediamo un impegno preciso alla Giunta per attivare misure di garanzia destinate a soggetti (imprese e famiglie) che restano escluse dalla possibilità e dalle opportunità di accedere a finanziamenti, perché non dispongono di capacità di garanzia reale e non possono ricorrere ai credito bancario ordinario. La stragrande maggioranza dei bandi regionali rivolti all’imprenditorialità e allo sviluppo territoriale e produttivo, infatti, prevedono garanzie reali e fideiussorie onerose che escludono la partecipazione di tanti cittadini”. Dunque la richiesta rivolta alla Regione di istituire un apposito fondo di garanzia per i soggetti cosiddetti non bancabili.

“Ci sembra una risposta concreta e immediata che può far bene all’economia molisana in ginocchio ormai da troppi anni. La Regione non può permettersi di tenere fermi milioni di euro che invece sarebbero subito disponibili per ridare fiato all’intero territorio”, conclude il consigliere Fontana.

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