Campobasso

Dissesto stradale, pali e cartelli moribondi: l’insostenibile leggerezza della segnaletica verticale 

In diverse zone della città, anche nei pressi di arterie molto trafficate, le condizioni dei cartelli non sono sempre smaglianti, anzi; pali pendenti e cartelli malconci popolano incroci e isole spartitraffico; dal centro ai quartieri residenziali del capoluogo. 

Non ci sono solo le “emergenze” legate a strade e marciapiedi, a Campobasso. A far storcere il naso ad automobilisti e pedoni, negli ultimi tempi, anche il singolare stato in cui imperversa la segnaletica verticale in diverse zone della città. 

Pali e cartelli malconci, pendenti in alcuni casi o, addirittura, “moribondi” a margine delle carreggiate: immagini che lasciano trasparire un’idea di abbandono non esattamente in linea con le attese e le aspettative di un capoluogo di regione. 

Dalle aree periferiche a quelle più centrali, infatti, le condizioni dei segnali stradali non sono sempre eccelse: tra via Monforte e via Torino, ad esempio, a due passi dal mercato coperto, campeggia “indisturbato” da diverse settimane un “senso vietato” in modalità “torre di Pisa”. Un “guaio” non solamente estetico, dal momento che – soprattutto nelle ore notturne – la visibilità dello stesso potrebbe risultare ridotta o comunque fortemente compromessa. Stesso discorso per il “gemello” posto all’incrocio tra via Pirandello e via Scardocchia, proprio in una delle rotatorie del locale tracciato: una “raddrizzata” servirebbe anche lì con urgenza. 

A pochi metri di distanza, salendo ancora un po’, un’altra effige di degrado. Nel tratto compreso tra il Liceo Classico “M.Pagano” e l’ingresso della sede universitaria Unimol di Economia, infatti, un delineatore di curva ridotto in macerie “troneggia” sotto gli sguardi dei passanti: la parte superiore dell’insegna è letteralmente crollata, finendo così tra le erbacce poste al di là del marciapiede. 

Ma i riflettori andrebbero puntati anche sulla “veste” dell’asfalto che determina quel percorso, disseminato di buche in serie e profondamente dissestato, come pure sulla sgangherata ringhiera che costeggia il passaggio pedonale: più che un’opera di restyling, in questo caso servirebbe piuttosto un intervento radicale capace di rendere nuovamente funzionale l’installazione. 

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