Politica

Comuni senza dipendenti e segretari ‘introvabili’: sindaci dal ministro

E' allarme nelle pubbliche amministrazioni svuotate di personale per effetto di 'quoa 100'. A Roma anche il sindaco di Campobasso Roberto Gravina

Uno degli effetti di ‘quota 100’ è stato quello di svuotare gli organici delle pubbliche amministrazioni. L’argomento è stato al centro di un confronto tra i sindaci del Movimento 5 Stelle e il ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone. Era presente anche il primo cittadino Roberto Gravina.

Tantissimi gli argomenti trattati all’ordine del giorno: rafforzamento e ringiovanimento degli organici, a partire dall’emergenza dei segretari comunali; sblocco completo del turn over e possibilità di andare anche oltre nel numero di assunzioni per gli enti virtuosi; valorizzazione delle competenze e metodi di valutazione delle performance, iniziando dalla dirigenza; sblocco del tetto sulla contrattazione integrativa; scorrimento delle graduatorie e snellimento delle procedure concorsuali in vista di una nuova stagione di reclutamenti.

Su questi come su altri argomenti il Ministro Dadone si è confrontata con i primi cittadini iniziando a delineare, insieme a loro, qualche soluzione.

“Dopo anni di sofferenze dei municipi, che hanno pagato più di tutti le manovre di consolidamento dei conti, stiamo lavorando per rilanciare le nostre città che rappresentano la prima frontiera nel rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadini”, ha dichiarato il ministro.

“Ci siamo raffrontati al tavolo apertamente su diversi argomenti riguardanti la Pubblica Amministrazione e il ministro ha ascoltato, da noi sindaci, le problematiche che da primi cittadini ci ritroviamo ad affrontare nelle amministrazioni comunali per garantire i servizi essenziali di cui i comuni sono titolari. – ha spiegato il sindaco Gravina – Un momento di dibattito che il Ministro ha voluto non solo per ribadire quanto sia estremamente significativo sostenere i comuni per il funzionamento di tutte le nostre istituzioni, ma anche per stabilire, di conseguenza, delle nuove linee di intervento in merito”.

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