Consiglio comunale

Campobasso solidale con il popolo curdo: mozione del Pd votata anche da Lega e M5S

Il consiglio comunale di Campobasso ha approvato all’unanimità una mozione di solidarietà nei confronti del popolo curdo. Sarà ricostituita, inoltre, la Consulta femminile e delle pari opportunità della città di Campobasso: questo l'impegno preso dall'assessore Paola Felice dopo l'approvazione con 25 voti a favore e un astenuto (il consigliere Sabusco, ndr) della mozione presentata dai consiglieri del Pd. 

Il consiglio comunale di Campobasso ha approvato all’unanimità una mozione di solidarietà nei confronti del popolo curdo. Per l’occasione, è intervenuto Hikmet, giornalista curdo: “Oggi si vota non solo per un popolo ma per una speranza. Ogni giorno muoiono bambini, ma purtroppo il Kurdistan è tornato nell’oblio, non se ne parla più. Ancora adesso muoiono tante persone, è una guerra continua senza sosta da parte della Turchia di Erdogan. Per noi è una speranza il vostro voto, che vale tanto. I curdi sono pacifisti”. Applauso generale. Il capogruppo del Pd, Giose Trivisonno, spiega che “sembra che il problema non ci sia più. Non è così, non si dà più spazio alla questione curda. Il problema vero è che il nostro export sulle armi vola, ci si fa affari col governo turco e non lo fa solo l’Italia. Io penso che il Comune debba parlare col premier, che spero possa fare un passo indietro sul commercio delle armi”.

 

Gli fa eco il capogruppo della Lega, Alberto Tramontano: “Totale solidarietà, sottolineo che è intollerabile il comportamento politico della Turchia che ha fatto un genocidio. Sia trasmesso tutto alla presidenza dei ministri”. Ha espresso tutta la propria vicinanza il sindaco Roberto Gravina: il consiglio ha poi votato all’unanimità la mozione di solidarietà proposta dal Partito Democratico. “Nell’esprimermi a favore di questa dichiarazione di solidarietà, ringrazio Hikmet per la sua testimonianza e lo ringrazio anche perché, con momenti come questo, ci abituiamo, tutti noi, a trattare temi che sembrano poco afferenti alla realtà amministrativa della città, ma che assolvono la funzione di veicolare così la dovuta attenzione sulle sorti di un intero popolo, portandoci meglio a capire i valori della democrazia e della libertà” ha dichiarato in aula il primo cittadino.

 

Sarà ricostituita, inoltre, la Consulta femminile e delle pari opportunità della città di Campobasso: questo l’impegno preso dall’assessore Paola Felice dopo l’approvazione con 25 voti a favore e un astenuto (il consigliere Sabusco, ndr) della mozione presentata dai consiglieri del Pd. Una mozione che ha ricevuto l’ok con un emendamento presentato dai consiglieri del MoVimento 5 Stelle e firmato congiuntamente da maggioranza e minoranza, con il quale si impegna sindaco e giunta affinché emanino, in tempi stretti, il nuovo avviso per l’adesione delle associazioni, degli ordini e, in generale, di tutti gli enti interessati ad aderire alla Consulta Femminile e delle Pari Opportunità. L’obiettivo è rimetterla in piedi entro il 31 gennaio 2020.

 

Approvata, dunque, la mozione Partito Democratico/Sinistra per Campobasso. I consiglieri di minoranza si dicono soddisfatti ma attendono un segno concreto: “L’Amministrazione Gravina, con un proprio emendamento, prende tempo, ci auguriamo che si proceda in tempi brevissimi e che l’intenzione non sia di stravolgerne composizione e funzionamento”. “La consulta – ricordano i Dem – funge da raccordo tra amministrazione, istituzioni, associazioni e società civile tutta sui temi delle pari opportunità, del contrasto ad ogni forma di violenza e discriminazione”.

 

Si è discusso anche del cosiddetto fenomeno ‘Smombie’ grazie alla mozione presentata dai consiglieri del Pd e illustrata dal capogruppo Giose Trivisonno. Si parla di “pedoni investiti per colpa della distrazione di chi cammina a piedi e attraversa con gli occhi fissi sui telefonini. Molti studi dicono che buona parte degli incidenti avvengono per comportamenti non corretti dei pedoni. Sassari ha previsto delle multe, c’è chi usa i semafori che fanno vibrare i cellulari. Io porrei l’accento su questo aspetto: il consiglio comunale ritiene di doversene occupare?”. La risposta negativa arriva dalla consigliera del Movimento 5 Stelle, Anna Petrecca: “Già esiste la legge 190 del codice della strada, penso ci siano cose più urgenti da fare. Serve soprattutto la prevenzione prima delle multe o di interventi infrastrutturali. Modifichiamo il nostro atteggiamento anche in consiglio comunale magari…”. Un intervento che ha ‘scaldato’ la consigliera Alessandra Salvatore: “Risparmiatevi i consigli agli ‘studenti’, non c’entra proprio nulla l’utilizzo che si fa in consiglio comunale del cellulare”. Mozione bocciata: 4 a favore, 18 contrari e 3 astenuti.

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