Numeri in aumento

Ancora droga e cellulari in carcere: “Campobasso record negativo”

Il sindacato di polizia penitenziaria denuncia il ritrovamento di 8 cellulari e un panetto di hashish nella casa circondariale del capoluogo. Dal segretario Di Giacomo un plauso alla nuova dirigente Calcutta: "Ha dato una svolta"

Ancora droga e telefonini trovati nel carcere di Campobasso. Lo rende noto il segretario generale del sindacato di Polizia Penitenziaria Aldo Di Giacomo. Dopo i casi dei mesi scorsi, stavolta sarebbero ben 8 i cellulari scoperti dagli agenti di polizia carceraria, insieme con un pacchetto di hashish. Una dimostrazione, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che i criminali riescono a trovare il modo per far passare questi aggeggi superando i controlli, così da riuscire ad avere contatti con l’esterno.

“È il caso di dire che siamo di fronte alla classica ‘scoperta dell’acqua calda’” ha commentato Aldo Di Giacomo, che ha voluto anche complimentarsi con la nuova dirigente delle guardie penitenziarie della casa circondariale di Campobasso.

“Il merito è sicuramente del nuovo comandante, dal cui insediamento, meno di 4 mesi, sono stati ritrovati oltre 20 telefonini e un significativo quantitativo di droga. La dottoressa Roberta Calcutta è stata in grado di dare una svolta significativa al proliferare di droga e telefonini all’interno del carcere Campobassano ed a infliggere un duro colpo alle organizzazioni malavitose che girano intorno al malaffare locale ma soprattutto extraregionale”.

calcutta guardie penitenziarie larino

I dati sui ritrovamenti dei cellulari dietro le sbarre sono piuttosto significativi. “Farà pure impressione nell’opinione pubblico l’alto numero sequestrato in una sola operazione ma è da anni – aggiunge Di Giacomo – che denunciamo che negli istituti di pena italiani ci sono troppi telefonini. Nell’ultimo anno, dalle notizie che abbiamo raccolto attraverso il nostro “tour” tra le carceri del Paese e dai nostri delegati, sono circa 2100 i telefoni cellulari sequestrati nel corso di perquisizioni e di altre attività di controllo. Il record è Campobasso, il carcere con il maggior numero di telefoni ritrovati negli ultimi sei mesi rispetto al numero di ristretti”.

Di Giacomo aggiunge: “anche a Campobasso si riesce a parlare con l’esterno e ad impartire ordini, l’istituto molisano non è più carcere modello ma è diventato centro di incontro della malavita anche per la facilità di comunicazione con l’esterno. Secondo i dati nell’ultimo anno sono stati ritrovati 2100 telefonini nelle 190 carcere italiane, il 120 per cento in più rispetto all’anno precedente nel quale furono ritrovati 937 tra sim e cellulari. Numeri che purtroppo non indicano fedelmente la situazione”.

Aldo di Giacomo carcere Campobasso

Secondo il segretario del sindacato “questo significa che per i capi delle organizzazioni criminali è una consuetudine diffusa impartire ordini con i telefonini.  Siamo di fronte all’ennesima situazione di totale insicurezza degli istituti penitenziari italiani che continuiamo a denunciare da tempo e che è il risultato dell’assenza di iniziative efficaci ad opera del Ministro Bonafede che non ha dato alcun segno di discontinuità con il suo predecessore del Governo Renzi (in realtà Gentiloni, ndr). Non si sottovaluti che specie a Campobasso – dice ancora il segretario – si può trovare terreno fertile per organizzare traffici anche all’esterno”.

Dal sindacato penitenziario un appello al mondo della politica. “È ora che il mondo della politica si faccia carico del problema che non è solo un problema di sicurezza nelle carceri ma soprattutto dei territori dove essi sorgono. Noi – conclude Di Giacomo – anche per questo continuiamo il ‘tour’ tra le carceri e l’’operazione verità’ avviata sui problemi veri del nostro sistema penitenziario”

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