Campobasso

Alberi sradicati dal vento per il Corso. Cretella accusa l’amministrazione Battista

L’assessore all’ambiente: “Molte delle nuove piante, per pura operazione di facciata, sono state semplicemente appoggiate sul moncone delle vecchie radici, appena qualche centimetro sottoterra, e quindi con scarse probabilità di attecchimento. I tempi della natura non possono dipendere dalle campagne elettorali…”. Ora si provvederà a un nuovo impianto nella speranza che le radici possano attecchire e far sopravvivere gli alberi.

Brutta sorpresa lungo Corso Vittorio Emanuele nella mattinata di oggi, 4 novembre. Alcune piante presenti nelle aiuole che abbelliscono il cuore della città, le ultime piantate nella scorsa primavera, sono cadute giù per colpa del vento, che le ha praticamente sradicate. In effetti, nelle ultime ore le raffiche sono state molto intense e potenti provocando alcuni disagi. Ma alla base dell’accaduto potrebbe esserci dell’altro, e a dirlo è l’assessore all’ambiente, Simone Cretella.

 

L’esponente del M5S spiega in un post su facebook, infatti, che “molte delle nuove piante per pura operazione di facciata, sono state semplicemente appoggiate sul moncone delle vecchie radici, appena qualche centimetro sottoterra, e quindi con scarse probabilità di attecchimento. E infatti è bastata la prima giornata ventosa per buttarne giù diverse e far venire alla luce la brutta sorpresa”. Cretella fa preciso riferimento alla campagna elettorale di qualche mese fa: “Ricorderete tutti, la scorsa primavera, in piena campagna elettorale, la massiccia operazione di piantumazione di alberi per il centro di Campobasso, nonostante il periodo non fosse certo quello adatto. Bene, molto bene, tutti dicemmo, peccato scoprire oggi che la troppa fretta dettata dall’impellenza delle elezioni ha fatto sì che non si sia trovato il tempo di preparare adeguatamente le aiuole per accogliere i nuovi alberi, scavando almeno qualche centimetro del tronco dei vecchi”.

 

Un vero peccato, vista la tenera età delle piante. Il rimedio? Non sarà facile trovarne uno che salvi capre e cavoli: “Saremo costretti a rivedere gran parte di questi alberi, provvedendo ad un nuovo impianto, dopo aver fresato il vecchio tronco affinché le nuove radici possano attecchire normalmente, sempre con la speranza che sopravvivano. Perché i tempi della natura non possono dipendere dalle campagne elettorali”.

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