La novità

A Termoli la prima base antinquinamento che blocca plastica ed oli. E si può anche trasportare fotogallery

Sconfiggere l’inquinamento di fiumi, laghi e mare sembra un’impresa impossibile per chiunque, ma da qualche tempo la base antinquinamento mobile della Guidotti Ships ‘corre’ in soccorso degli specchi d’acqua, ripulendoli da rifiuti solidi e liquidi.

Il mondo si divide in categorie: gli indignati, quelli del bisognerebbe fare (ma non fanno), coloro che divulgano proclami futuristici e chi vorrebbe eliminare la plastica ma continua a comprarla. E poi c’è chi si impegna, investe e fa, realizzando piattaforme in grado di cambiare davvero il futuro, il mondo e la nostra vita: è il caso di Domenico Guidotti, imprenditore termolese e CEO di numerose aziende nel campo nautico, che ha installato la prima base antinquinamento mobile del Molise che raccoglierà tutti i rifiuti solidi e liquidi che galleggiano sul mare e presentata nel corso di una conferenza stampa di sabato 16 novembre a cui hanno preso parte amministratori locali e regionali ed autorità marittime.

Il progetto nasce dal grande amore che la famiglia Guidotti ha per il mare, fonte di reddito principale per la ridente cittadina termolese, troppo spesso bistrattato e trasformato in un immondezzaio liquido. La base, posizionata al porto di Termoli in prossimità dell’attracco dell’imbarcazione Zenit della Gs Travel, è in grado di raccogliere tutti i rifiuti ‘vomitati’ in mare volontariamente o involontariamente e che, con le mareggiate, vengono dispersi in mare. Il funzionamento? Più difficile spiegarlo che metterlo in pratica: “È una base a livello portuale che si estende a tutta la fascia costiera ed anche alle Isole Tremiti e dintorni – ha spiegato Domenico Guidotti – All’interno ci sono delle attrezzature, con panne antinquinamento, assorbenti, attrezzature e dotazioni per la bonifica e la pulizia del mare. C’è anche un rullo da 200 metri per circuire le zone più piccole o più grandi”.

L’idea vincente sta nel fatto che la base antinquinamento è in grado non solo di assorbire sia solidi che liquidi, ma è anche mobile e, quindi, facilmente trasportabile per essere utilizzata in qualunque luogo venga richiesta: “Abbiamo già fatto due interventi nelle nostre zone – ha aggiunto Guidotti – Uno dei quali ha riguardato alcuni sversamenti di oli di imbarcazioni in mare. La struttura è amovibile, si può caricare e trasportare facilmente grazie ad un camion”.

Ma come funziona l’intervento di pulizia? Innanzitutto l’area interessata dalla bonifica deve essere chiusa “per evitare che i rifiuti, soprattutto liquidi, possano spargersi ulteriormente ed aumentare di volume”, specifica ancora Guidotti. Una volta che il prodotto inquinante è stato confinato, si provvede ad immettere in acqua le panne assorbenti che, assieme ai dispositivi oil skimmer, raccolgono il materiale ripristinando lo stato originale dell’acqua.

Il pronto intervento ‘salva-acque’ ha l’obiettivo di ripulire dai rifiuti tutti gli specchi d’acqua, come chiarisce Guidotti: “Non solo mari, ma anche fiumi e laghi. È la prima base antinquinamento in Molise che si può estendere fino al Gargano e ad Ortona dove è presente una base simile”. A richiedere interventi di pulizia, almeno fino ad oggi, è soprattutto il pubblico, con comuni e regioni capofila: “A volte anche i privati chiedono l’intervento della base antinquinamento, ma la maggior parte delle volte le richieste sono firmate dalla Capitaneria di Porto”, ha concluso Domenico Guidotti.

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