Campobasso

Uccise un uomo a colpi di pistola per una rapina: non c’è traccia dell’albanese evaso

Il 45enne ha fatto perdere le sue tracce. Le forze dell’ordine a 48 ore dalla sua fuga non sono riuscite a trovare notizie su dove potrebbe essersi nascosto. Secondo alcune indiscrezioni si tratta di un’evasione pianificata da tempo e sostenuta certamente da un banda di complici

Si chiama Olsi Shaqlli l’uomo evaso venerdì scorso dal carcere di Campobasso, ha 45 anni ed è un pregiudicato albanese, in carcere nel capoluogo molisano dopo una condanna a 11 anni e mesi di reclusione emessa dal tribunale di Bari per omicidio, rapina, tentate lesioni e porto abusivo di armi in concorso con altri.

Fu arrestato dopo oltre quattro anni di latitanza a seguito dell’omicidio dell’imprenditore agricolo Giuseppe Intelletto, di 40 anni, assassinato durante un tentativo di rapina compiuto in un locale privato di Gioia del Colle (Bari) il 6 gennaio 2008 mentre l’uomo giocava a carte con alcuni amici.

Olsi Shaqlli, all’epoca 38enne fu arrestato in Albania dall’Interpol il 13 novembre del 2012.

Sostenne il processo con rito abbreviato davanti al gup del tribunale di Bari, Sergio Di Paola, in cui furono imputati per gli stessi fatti altre quattro persone, una accusata, come Shaqlli, di tentata rapina, omicidio e porto d’armi, le altre tre di favoreggiamento.

Shaqlli era stato identificato poche settimane dopo il delitto quando, convocato dai carabinieri della compagnia di Gioia del Colle, aveva lasciato tracce del suo dna su un bicchiere in cui aveva bevuto dell’acqua in caserma. Quelle tracce di saliva erano poi state confrontate con il dna presente su una maglia sporca di sangue sequestrata in casa del pregiudicato albanese. Sangue in parte dell’imputato e in parte della vittima. Temendo di essere arrestato, l’uomo era quindi fuggito in Albania.

Poi l’arresto e la condanna da scontare a Campobasso dove si è guadagnato il permesso di uscita per motivi di lavoro. Svolgeva specifiche mansioni all’istituto Agrario di via Principe di Piemonte e anche venerdì – 4 ottobre – è andato sul posto di lavoro. Poi dalle 10, di lui non si hanno più notizie. L’allerta alle forze dell’ordine però è arrivato soltanto nel pomeriggio.

Vista la latitanza precedente ai fatti per i quali è stato condannato, non è impossibile che l’evasoo sia fuggito di nuovo in Albania. O comunque abbia complici che lo hanno sostenuto nel piano della fuga e ora nel dargli un posto dove stare in attesa di acquietare le acque.

La sua foto è stata diramata a tutte le forze di polizia che da venerdì hanno attivato le ricerche. Controlli sono stati eseguiti anche sui treni in partenza di Campobasos, ma ormai sono trascorse 48 ore dalla fuga dell’uomo e di lui ancora non c’è traccia.

 

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