Termoli - il caso

Sasso lanciato in classe, la preside dell’Alberghiero replica: “I nostri ragazzi accusati senza prove”

Maricetta Chimisso ribatte ai sospetti espressi dalla collega di via Stati Uniti e riportati nell'articolo: "Falso che io sia stata contattata dalla preside, le affermazioni virgolettate e l’articolo contengono elementi di pre-giudizio nei confronti dei nostri ragazzi, condannati senza prove da una improvvisata e impietosa macchina del fango".

Ieri mattina un sasso scagliato da alcuni ragazzi è entrato nella scuola elementare di via Stati Uniti attraverso la finestra aperta, sfiorando un alunno – che per un soffio non è stato colpito – e innescando una grande paura fra i bimbi e le insegnanti. Primonumero.it ha raccontato quanto accaduto facendo riferimento ai sospetti sugli autori paventati dalla stessa Preside della scuola, Marina Crema, che ha ipotizzato come a lanciare il sasso potessero essere stati gli studenti dell’Alberghiero. “Non ho prove” ha ammesso la preside “i miei sono solo sospetti che ho chiesto di verificare”.

Ora replica la Preside dell’Alberghiero, Maricetta Chimisso.

Questa è la lettera che ha inoltrato alla nostra redazione: 

“Il vostro articolo di oggi sul sasso lanciato attraverso la finestra aperta nell’aula della scuola primaria di Via Stati Uniti contiene espresse e reiterate illazioni sul fatto che gli autori del pericoloso e stupido gesto possano essere stati studenti dell’Alberghiero di Termoli.

In esso si afferma tra l’altro che la Dirigente scolastica Marina Crema si sarebbe messa in contatto con la Dirigente dell’Alberghiero, cioè con me.

Nulla di più falso, anzi posso affermare con assoluta verità che l’unica telefonata è quella, pomeridiana, partita dal mio cellulare, ed è stata un telefonata di profondo rammarico per la superficialità e gratuità con le quali sono state mosse accuse agli alunni della mia scuola. Sostenute poi da quali prove?  NESSUNA!

Le affermazioni della scuola di via Stati Uniti, che sono, ripeto, gratuite e non suffragate da nessuna prova, hanno purtroppo messo in moto una macchina del fango che colpisce gli studenti e i docenti e tutta la comunità scolastica.

Vi si afferma, tra l’altro, anche in questo caso gratuitamente e falsamente, che “proprio davanti a quel giardino transitano quotidianamente gli alunni che utilizzano il Palairino come palestra, percorrendo a piedi quei pochi centinaia di metri che dividono il palazzetto dall’Ipseoa”: anche in questo caso, nulla di più falso. Perché quest’anno i nostri studenti non fanno ancora lezione al Palairino, avendolo trovato così sporco che non si è potuto fare attività.

Ci sembra, ripeto, che le affermazioni della collega Crema, come virgolettate da Primonumero, e l’articolo stesso contengano elementi di PRE-GIUDIZIO nei confronti dei nostri ragazzi, condannati senza prove da una improvvisata e impietosa macchina del fango. 

Che altro aggiungere? Se non che i primi a prendere provvedimenti, qualora ve ne fossero le oggettive e conclamate condizioni, saremmo noi.  Ma che siano stati i nostri studenti va dimostrato con oggettive e inoppugnabili prove.

Il resto?  Ultronee  e gratuite illazioni. Per questo, invitiamo tutta la redazione di Primonumero e la Dirigente scolastica di Via Stati Uniti a venire a trascorrere una giornata con noi. Per toccare con mano chi sono e cosa fanno ‘Gli studenti dell’Alberghiero'”.

Da parte nostra accogliamo volentieri l’invito e non nutriamo dubbi che gli studenti dell’Alberghiero siano ragazzi educati e in gamba. Ciò non toglie che ci possano essere eccezioni, come d’altronde è vero per tutte le categorie, la nostra compresa. Al di là del gesto, che resta gravissimo e pericoloso a prescindere da chiunque lo abbia messo in atto, (e che sarebbe il caso di chiarire anche per evitare che possa ripetersi) solo una considerazione: i giornali non accusano, si limitano a riportare semmai opinioni di altri. Tanto più se, come in questo caso, provengono da una “fonte autorevole” come la preside di una scuola. 

 

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