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Revocare il direttivo del Cosib? I sindaci “spodestati” ne parlano a cena

Per uno di quei paradossi burocratici che sono la conseguenza di leggi e riforme temporanee che rischiano di diventare definitive, i sindaci del Basso Molise oggi non siedono nel Direttivo del Consorzio per lo sviluppo industriale della valle del Biferno. Sono presenti solo in Assemblea, visto che il direttivo è occupato da 4 ex, nessuno dei quali ha ritenuto di fare un passo indietro come invece accaduto per l’ex sindaco di Termoli Angelo Sbrocca, che invece ha lasciato l’incarico.

 

Il risultato è che i nuovi primi cittadini formano una maggioranza schiacciante nell’Assemblea ma sono di fatto tagliati fuori dal Direttivo, vero organismo decisionale nel maggiore consorzio industriale del Molise, dove hanno sede le principali aziende produttive del territorio.

Da tempo, e in particolare dall’elezione di Francesco Roberti, si sta valutando la revoca del comitato direttivo, attraverso una norma dello Statuto che i sindaci vorrebbero far valere. Si sta studiando la possibilità di fare ricorso e ieri sera i protagonisti ne hanno parlato a cena. Un incontro informale, che si è svolto in un ristorante di Guglionesi, è che ha visto partecipare oltre a Roberti il sindaco di Guglionesi Mario Bellotti, quello di Campomarino Piero Donato Silvestri, di San Martino Gianni di Matteo, di Petacciato Roberto Di Pardo, di Portocannone Giuseppe Caporicci, di San Giacomo degli Schiavoni Costanzo Della Porta.

Per la cronaca va ricordato anche il fisso mensile lordo che i membri del direttivo, tutti ex sindaci che per evidenti ragioni non rappresentano più i rispettivi Comuni, percepiscono. 6mila euro al mese il presidente, 3mila il vice, 1600 euro gli altri.

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