Stretta sui furbetti

Pugno di ferro del comune di San Massimo contro l’evasione fiscale: via al regolamento

Con le nuove disposizioni sarà possibile procedere alla sospensione e alla revoca della licenza, delle autorizzazioni e negare i rinnovi, per quelle attività commerciali e produttive sulla quale pesano gravi irregolarità rispetto al pagamento dei tributi locali iscritti a ruolo

Il consiglio comunale di San Massimo ha approvato il nuovo regolamento anti-evasione, che ha come scopo quello di mettere in pratica l’articolo 15 ter del decreto legge numero 34 del 30 aprile 2019, successivamente modificato dalla legge di conversione numero 58 del 28 giugno 2019.

Attraverso il regolamento sarà possibile procedere alla sospensione e alla revoca della licenza, delle autorizzazioni e negare i rinnovi, per quelle attività commerciali e produttive sulla quale pesano gravi irregolarità rispetto al pagamento dei tributi locali iscritti a ruolo.

Il nuovo regolamento è la conseguenza naturale del perseverarsi di atteggiamenti recidivi di evasori che nel corso del tempo, attraverso sotterfugi sono riusciti a scampare alle imposizioni tributarie locali.

L’obiettivo dell’amministrazione sanmassimese è quello di sanare le situazioni radicate andando a colpire i maxi evasori, i recidivi, coloro che volontariamente attuano atteggiamenti illeciti nei confronti dell’ente pubblico.

La novità consiste nel fatto che il Comune può opporre il rilascio di licenze, autorizzazioni, concessioni e relativi rinnovi a nuove attività e sospendere quelle in essere se in posizione di irregolarità contributiva.

Persone fisiche e giuridiche (comprese le società nate per scissione, fusione o trasformazione) che nel corso del tempo hanno maturato passività maggiori o uguali all’importo di mille euro

Il nuovo iter,  per il rilascio delle nuove istanze, prevede la cooperazione di due Uffici: l’Ufficio Suap che, prima dell’effettivo rilascio procede a richiedere all’Ufficio Tributi l’attestato di regolarità contributiva del soggetto istante o segnalante e la verifica sarà relativa solo alla posizione tributaria dell’attività d’impresa.

Per le concessioni in itinere, invece, il processo ha inizio nell’Ufficio Tributi, che a trenta giorni dalla scadenza del versamento dovuto, provvederà ad effettuare la verifica dello stato di regolarità tributaria, successivamente l’elenco dei morosi sarà inviato all’Ufficio competente che avvierà con comunicazione scritta la procedura per la sospensione dell’attività.

Nei 30 giorni a decorrere dalla comunicazione, i soggetti passivi, avranno la possibilità di regolarizzare le proprie posizioni. Nei 15 giorni successivi verrà emesso il provvedimento di sospensione per un periodo di 90 giorni, al termine dei quali, si verificherà l’effetto naturale del regolamento: la revoca dell’autorizzazione.

Il Comune di San Massimo, si propone quindi di garantire maggior equità sociale ai propri cittadini, abolendo ogni qualsivoglia atteggiamento vessatorio nei confronti delle proprie casse.

Il piccolo Comune molisano è tra i primi ad attuare un regolamento che prevede effetti diretti sulle attività d’impresa e potrebbe diventare un modello di riferimento anche per altre Amministrazioni di rilievo regionale o nazionale.

commenta