Terremoto 2018

Post sisma, burocrazia a rilento. Romagnuolo denuncia carenza personale e deposita mozione

Il terremoto del 16 agosto 2018 è una ferita indelebile nella nostra regione, che ha riaperto la sofferenza già provata nel 2002. Un sisma, quello dello scorso anno, fortunatamente senza vittime, ma con famiglie costrette ad abbandonare le proprie abitazioni e che, ad oggi, non hanno ancora la possibilità di farvi rientro.

I problemi causati dalla scia sismica susseguitasi durante tutto il mese, hanno causato un blocco della burocrazia, con comuni che si sono ritrovati a dover fare i conti con la gestione dell’emergenza, il coordinamento dei volontari, l’evacuazione dei residenti e le richieste di fondi, svolgendo una mole di lavoro, soprattutto straordinario, non indifferente che “si protrarrà fino al 2021” ha commentato la consigliera regionale Aida Romagnuolo.

Comuni come Palata, Acquaviva Collecroce, Montemitro, Guglionesi, San Felice del Molise, Montecilfone, Tavenna, San Martino in Pensilis, Larino, Montorio nei Frentani e Montefalcone nel Sannio, “hanno dovuto gestire la prima emergenza e il coordinamento delle squadre di tecnici inviate dalla Regione Molise per effettuare i numerosi sopralluoghi sugli edifici pubblici e privati, per poi predisporre gli atti amministrativi conseguenti, sia in orario d’ufficio sia fuori orario, lavoro del tutto straordinario e imprevedibile”.

Una situazione che non si è snellita con il passare dei mesi ma, anzi, ha rallentato ancora di più la burocrazia con “problemi già evidenziati dai diversi Uffici Tecnici comunali che si sono ulteriormente acuiti con le istruttorie e gli iter procedurali delle attività connesse ai C.A.S., con gli interventi di pronto ripristino sul patrimonio edilizio privato e alle varie, con le continue richieste di dati da parte della Struttura Commissariale Regionale da espletare in tempi brevi. Tali adempimenti  che all’inizio sembravano sostenibili, si sono rivelati impegnativi a causa dell’esiguo personale tecnico a disposizione dei Comuni già gravato dalle numerose attività ordinarie” ha proseguito Romagnuolo.

Per tentare di velocizzare l’iter dei comuni e snellire le pratiche già depositate, la consigliera regionale ha deposto una mozione chiedendo “l’impegno del Presidente della Giunta Regionale del Molise, ad adottare tutte le iniziative atte a garantire la possibilità di assumere, con contratti di lavoro a tempo determinato, unità di personale tecnico da destinare allo svolgimento delle attività connesse alla ricostruzione nei territori dei Comuni della provincia di Campobasso”.

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