Il progetto

Parco del Matese, “aziende e caccia a rischio”. Comitato raccoglie 1300 firme

Entro il 31 dicembre dovrebbe essere conclusa, ma  la famosa perimetrazione del Parco del Matese suscita qualche perplessità. Come quelle espresse dal comitato Matese Libero nell’incontro convocato a Palazzo Colagrosso a Bojano dal commissario della città matesina Pierpaolo Pigliacelli.

I confini dell’area naturalistica al centro della riunione che si è svolta martedì 22 ottobre alla presenza delle associazioni presenti sul territorio e del dirigente Massimo Pillarella, il quale ha illustrato la proposta elaborata dal Ministero e ha ricordato i vincoli e i divieti ai quali sarà sottoposta l’area perimetrata. Al tempo stesso l’ingegnere ha ricordato i benefici che comporterà per le comunità locali il Parco del Matese, benefici legati soprattutto all’aumento delle presenze turistiche.

A Palazzo Colagrosso sono state convocate 42 associazioni, ma di queste soltanto una – il comitato Matese Libero – ha presentato una proposta di perimetrazione più ristretta di quella ministeriale supportata da “una dettagliata relazione nella quale sono state evidenziate le criticità e le conseguenze negative dal punto di vista socio-economico”. Secondo il comitato, infatti, l’attuale perimetrazione del parco provocherà “la paralisi totale dell’edilizia”. 

La proposta presentata inoltre permetterà “senza eccessive restrizioni lo svolgimento degli usi civici e delle attività agro-silvo-pastorali ossia il pascolo, la raccolta dei prodotti del sottobosco, il legname e la caccia, quest’ultima attività fondamentale per evitare il sovrappopolamento di ungulati e cinghiali diventati una vera e propria emergenza e un pericolo per le colture agricole e per l’uomo”.

Questa, a detta del presidente del comitato Romeo D’Andrea, è “un’idea di perimetrazione compatibile sia con le esigenze di tutela e conservazione ambientale in quanto in tale area sono ricomprese le vie diversità di interesse nazionale che il parco si propone di salvaguardare sia con le esigenze di coloro che in queste zone vivono la montagna e di coloro che non intendono precludere forme di sviluppo economico del territorio stesso”.

Ci sono 1300 cittadini che hanno firmato a favore della proposta del Comitato Matese Libero. E il numero delle sottoscrizioni potrebbe aumentare  dal momento che la raccolta è ancora in corso. Il comitato Matese libero dunque prende le distanze da tutte le altre associazioni che “si limitano a lodare l’istituzione del Parco considerandolo la ‘panacea di tutti i mali’ subendolo passivamente così come viene prospettato”.

Al termine dell’incontro il commissario Pigliacelli si è riservato di valutare con attenzione la proposta del comitato che è stata protocollata in Comune assieme alle altre firme raccolte.

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