Difensori della ventricina

Obesi e malati di cibo, dibattito scatenato: “Qua si mangia benissimo”. Eppure un bambino su 4 è sovrappeso

Dibattito social scatenato sull'articolo che punta il dito sulla 'dieta molisana'. Ma i tassi di obesità, specie infantile, che riguardano la nostra regione sono tutt'altro che da sottovalutare.

I molisani difendono la bontà della dieta nostrana. Sta scatenando reazioni social a non finire l’articolo – da noi pubblicato – che punta il dito sulle statistiche dell’obesità che condannano la nostra regione. Paladini della ventricina, strenui difensori della salsiccia sotto sugna si stanno ergendo a difesa dei piatti della tradizione molisana.

Buonissimi, per carità. Ma i dati dicono cose che contrastano con tutto ciò e checchè ne pensino i lettori che si sono adirati leggendo l’articolo, i numeri sono difficilmente controvertibili. Sono tante le statistiche che si potrebbero citare, ma facendo anche una sommaria ricerca sul web i ‘titoli’ dicono sempre la stessa cosa, ormai da anni. Il Molise ha un’altissima incidenza di obesità e, peggio ancora, di obesità infantile. In Molise il problema riguarda quasi un minore su quattro (24,4%). La percentuale è maggiore, rispetto alla media italiana, di oltre 3 punti percentuali. Quanto all’obesità vera e propria, i piccoli molisani che ne soffrono sono l’11,3% (il 4,1% in più del totale medio italiano). La maglia nera, in questa sconsolante classifica, ce l’hanno i campani ma i molisani e i calabresi seguono a ruota.

Nel rapporto NoiItalia dell’Istat, pubblicato nel 2019, il primato è certificato. Il Molise è la regione con più obesi adulti, seguita dalla Basilicata e poi dalla Puglia. C’è un dato comune che si registra guardando le varie innumerevoli statistiche sul tema, ed è che le regioni del Mezzogiorno sono quelle in cui evidentemente si mangia peggio. E, a scanso di equivoci, nessuno per ‘peggio’ intende prodotti spazzatura – anche se per essere obesi è probabile che si faccia uso anche di quelli – ma prodotti che, alla lunga, generano ipercolesterolemia, diabete e ipertensione, tanto per cominciare. Il fatto che siano locali e a chilometro zero non significa necessariamente che facciano bene dal punto di vista nutrizionale, specie se se ne abusa.

Inoltre, sempre l’Istat su uno studio longitudinale (dal 2005 al 2015) su tutte le regioni italiane aveva messo il Molise (insieme alla Calabria) tra le regioni del Sud accomunate da longevità contenuta e tra quelle con alta incidenza di diabete, ipertensione ed eccesso di peso. Tra le 8 regioni con i valori medi di eccesso ponderale di peso superiori a quelli nazionali, spiccavano Campania, Molise e Puglia, territori in cui oltre la metà di residenti ha problemi di peso in eccesso (in Italia 44 su 100).

In un articolo di Repubblica di qualche tempo fa la regione dei tortellini era indicata come quella con maggiore tasso di colesterolemia. Indovinate un po’ chi veniva dopo? La Sardegna – terra di ‘porceddu’ e buoni formaggi- e, quasi a pari merito, il Molise con un valore medio di 240. “L’Emilia-Romagna è tallonata da regioni che dovrebbero essere la culla della dieta mediterranea. A parte la Sardegna, il Molise, la Calabria, la Sicilia”, si legge nell’articolo.

Quante volte però avete sentito – è opinione diffusa – che l’Emilia-Romagna è la regione italiana dove si mangia meglio? Come si vede dai dati, una dieta in cui si fa largo uso di carne (maiale in primis)non è propriamente salutare. In Molise, dove abbondano insaccati e formaggi, c’è un po’ lo stesso problema. “Infatti noi a Campobasso la mattina facciamo colazione con il caciocavallo impiccato, il giorno panino con il capocollo e la sera pasta con la ventricina! A merenda nu cacchi e sauciccia!”, “A Bojano io facevo colazione da mia zia buon anima con sauciccia sotto sugna scaldata sopra la caldaia, pane con i ciccioli, ma non potevano mancare le mitiche mozzarelle di Bojano”, sono alcuni dei commenti che si possono leggere su facebook al nostro articolo.

Qui non stiamo denigrando la nostra regione, stiamo contestando uno stile alimentare, largamente diffuso, che porta problemi di salute (l’obesità ne porta con sè tanti altri). E che in Molise lo sta già facendo.

Una cosa è certa: questa non ha nulla a che vedere con la dieta mediterranea, come ci diceva un nutrizionista tempo fa.

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