Campobasso

“Nonno ascoltami” in piazza: lunghe file per il controllo gratis dell’udito

Grande affluenza in Piazza Municipio dove la carovana di “Nonno ascoltami” ha sottoposto a screening gratuiti giovani e meno giovani per prevenire le malattie dell’apparato uditivo o contribuire a migliorare quelle già esistenti

Anche a Campobasso tutti in piazza all’insegna della prevenzione dei disturbi uditivi. La manifestazione “Nonno ascoltami! – L’ospedale in piazza” che è giunta alla decima edizione, ha messo a disposizione anche nel capoluogo di regione, medici specialistici e tecnici audio-protesisti per effettuare esami gratuiti dell’udito, rivolti soprattutto alle persone più anziane.

E questa mattina in tanti si sono messi in fila in attesa di essere sottoposti allo screening gratuito.

Nonno ascoltami a Campobasso

Gli esperti precisano che i problemi dell’udito non vanno sottovalutati a maggior ragione se si pensa che il 45 per cento delle persone tra i 70 e gli 85 anni ha seri problemi clinici al riguardo, tant’è che proprio questa è la fascia di età a cui si rivolge maggiormente il progetto.

Dunque se loro non vanno in ospedale, l’ospedale ha deciso di andare da loro e di scendere in piazza.

Formula che viene riproposta da diversi anni e con uno straordinario successo, ancor più quest’anno dove l’edizione ha registrato numeri importanti perché tanti sono stati coloro che si sono sottoposti agli esami nelle maxi tende della Croce Rossa Italiana.

Nonno ascoltami a Campobasso

L’obiettivo? “Fermare la demonizzazione dei controlli medici sull’udito”. I medici al lavoro puntano a far capire che si tratta di una cosa normale e che se trascurati posso portare a patologie fortemente invalidanti, perché rendono difficile approcciarsi al mondo esterno.

I dati, inoltre, confermano che il problema non è circoscritto solo alle persone anziane.

L’Organizzazione mondiale della Sanità stima che nel mondo il 5 per cento della popolazione vive con una perdita uditiva disabilitante. A rischio sono soprattutto gli adolescenti, la generazione sempre collegata alle cuffie o vicina agli speaker: si stima che, entro il 2050, un miliardo di persone potrebbe soffrire di danni permanenti all’udito per l’uso improprio di dispositivi elettronici.

E in Italia la situazione non è migliore: soffrono di disturbi uditivi oltre 7 milioni di persone; due su tre hanno meno di 65 anni. Quasi la metà di loro (47 per cento), però, non ha mai effettuato un controllo uditivo. Da qui l’idea: “se il cittadino non va in ospedale, è l’ospedale che raggiunge il cittadino”, parafrasando un famoso detto. L’elenco completo delle piazze coinvolte è disponibile sul sito www.nonnoascoltami.it.

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