Termoli

Medico aggredito dal compagno di una paziente in attesa. Ancora violenza in Pronto Soccorso

Un giovane di Larino, in un moto di insofferenza, ha coperto di improperi un dottore in servizio domenica sera, arrivando a mettergli le mani al collo. Il medico sta valutando la denuncia, mentre si fa sentire l'assenza di un vigilantes armato. Una figura che la Asrem non ha istituito, nemmeno per le ore notturne, malgrado i tanti episodi accaduti.

Una nuova aggressione ai danni di un medico in servizio si è verificata nel Pronto Soccorso dell’ospedale San Timoteo, a Termoli. Ieri sera, domenica, intorno alle ore 22, un dottore è stato insultato è minacciato da un giovane cittadino di Larino, in attesa insieme con una donna che aveva accompagnato per problemi che richiedevano una visita in ambulatorio.

Stando alle informazioni trapelate, medici e infermieri presenti nel reparto delle emergenze avevano chiesto all’uomo di attendere fuori mentre, la signora avrebbe aspettato all’interno il proprio turno. Ma lui non ha volto saperne. L’attesa prolungata lo ha probabilmente esasperato: ha dato in escandescenze e si è messo a urlare. È arrivato perfino a mettere le mani addosso al medico, che ora sta valutando se sporgere denuncia.

È accaduto tutto in poco tempo, come d’altronde negli altri episodi avvenuti in un passato recente. Il giovane avrebbe stretto tra le mani il volto del dottore, arrivando a un soffio dal dargli uno schiaffo.

Un episodio di enorme gravità, che testimonia ancora una volta le difficoltà in cui sono costretti a operare i camici bianchi del Pronto soccorso al San Timoteo, dove manca una guardia giurata.

L’episodio di domenica si è concluso senza che nessuno si sia fatto davvero male: riportata la calma, l’aggressore è stato accompagnato fuori. Tuttavia il problema rimane anche per i numerosi precedenti.

Nella scorsa primavera si erano verificate diverse aggressioni con pazienti o familiari di pazienti in attesa che hanno offeso medici, aggredito anche fisicamente qualcuno di loro, sferrato calci a porte, creando anche dei danni materiali.

Il personale esiguo del reparto-filtro del San Timoteo, per forza di cose il più affollato del nosocomio, determina inevitabilmente un allungamento dei tempi di attesa, e sembra favorire moti di insofferenza delle persone, complici inciviltà è maleducazione.

L’assunzione di un vigilante armato almeno per la notte, che sembrava una possibilità seriamente presa in considerazione dall’azienda sanitaria di Campobasso, è sfumata. “Ma così non si può continuare – dicono in reparto – rischiamo troppo e non c’è nessuno pronto a intervenire se occorre”.

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