Termoli

L’oro blu del Matese nelle case, l’acqua più fredda piace. Ma c’è chi non si fida degli impianti condominiali

L'acqua purissima proveniente dalla sorgente di Riofreddo - dal massiccio del Matese - è finalmente arrivata nelle case termolesi. Rassicurazioni unanimi sulla sua salubrità, alla cui certificazione si è arrivati dopo controlli e lavaggi. Ma non mancano gli scettici che puntano il dito sulla sanificazione dei serbatoi condominiali

L’oro blu che proviene dal massiccio del Matese, dopo anni di attesa, è arrivato nelle case degli abitanti di Termoli e Campomarino, dopo che era già arrivata a Larino, Guardialfiera, Ururi, San Martino in Pensilis e Portocannone. Una svolta epocale per un territorio, quello bassomolisano, da sempre abituato ad avere acqua depurata dalla diga del Liscione.

 Parco del Matese

Non più così d’ora in poi perchè da pochi giorni – come noto – la chimera dell’acqua di sorgente di Riofreddo (proveniente dall’alto Biferno) anche a Termoli non è più tale bensì realtà. Una realtà tangibile: sono tanti difatti i cittadini che hanno notato la temperatura più bassa dell’acqua che esce dai propri rubinetti domestici: “è più fredda ed è buona”, concordano molti cittadini entusiasti della novità.

Non mancano gli scettici che proprio non si fidano a bere acqua del rubinetto e a rinunciare alla ‘presunta’ sicurezza fornita dall’acqua imbottigliata e acquistata al supermercato.

Dalla Regione, dall’ente Molise Acque e, a cascata, dall’Amministrazione comunale di Termoli le rassicurazioni sulla salubrità dell’acqua sono unanimi. “Tutte le tubature cittadine sono in ottimo stato e garantiscono l’ottima qualità dell’acqua”. Si è provveduto difatti ai lavaggi sulle condotte che portano l’acqua nelle case del territorio e sui serbatoi comunali.

Una sicurezza in più però potrebbe arrivare dalla sanificazione dei serbatoi condominiali. Lì, se non manutenuti correttamente, si possono depositare residui che andrebbero ad inficiare la qualità dell’acqua che esce dai rubinetti domestici. È cura dunque dei condomini garantire la sanificazione dei propri impianti (serbatoi, autoclavi ecc).

Perché la legge (decreto legislativo n.3 del 2001) afferma ciò: il gestore (vale a dire chi somministra l’acqua) deve verificare la salubrità dell’acqua sino al punto di consegna (ossia il contatore) mentre l’amministratore (il titolare della gestione dell’edificio) deve verificare la sussistenza dei valori di legge dal punto di consegna sino al rubinetto.

Un controllo che andrebbe fatto anno per anno, ma che non dappertutto si fa con regolarità. Un passaggio da fare per poter bere finalmente acqua pura di sorgente. E poter fare a meno di acquistare bottiglie in plastica, con un risparmio in termini non solo economici ma – soprattutto – ambientali.

In ogni caso il primo cittadino di Termoli ha già assicurato che presto si provvederà ad installare (prima al porto e in seguito nei vari quartieri della città) delle fontanelle per l’approvvigionamento dell’acqua. Anche gli scettici non avranno allora più scuse.

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