Campobasso

Negozi in crisi, “tasse e affitti troppo alti, città spopolata”. La riapertura del corso divide i cittadini – IL SONDAGGIO

Nel cuore di Campobasso si concentra la maggior parte delle saracinesche abbassate. Riaprire il corso può essere una soluzione o servirebbero altre soluzioni per ridare fiato alle attività del centro cittadino? Sui social si è acceso un ampio dibattito sull'argomento. Ecco perchè oggi Primonumero.it vi propone un sondaggio per capire la vostra opinione.

E’ giusto riaprire il corso di Campobasso? Per tutta la giornata o anche solo per qualche ora al giorno? Oppure ci vorrebbero altre soluzioni per rilanciare il centro cittadino e ridare quindi fiato alle attività che si trovano tra corso Vittorio Emanuele, piazza Prefettura, via Ferrari. E’ nel cuore di Campobasso che ormai si concentrano le saracinesche abbassate, triste fotografia di strade semi deserte o comunque affollate per poche ore al giorno (all’ora dell’aperitivo, ad esempio). Sopravvivono solo locali come bar, ristoranti e pizzerie.

Il ragionamento avviato dagli esercenti e raccolto da Primonumero.it, che ha raccontato in un ampio articolo pubblicato il 29 settembre la crisi dei negozi in un capoluogo sempre più spopolato, ha riacceso il dibattito che ha avuto un’ampia eco sui social.

Ci sono punti di vista differenti sui motivi che spiegano le difficoltà di sopravvivenza dei negozi del centro e quindi sulle soluzioni di rilancio che non passano necessariamente per la riapertura del corso.

La città è spopolata, non serve riaprire il corso“, osserva Selena. Mentre per Agostino riaprire il corso alle auto sarebbe “esattamente in controtendenza rispetto alle città virtuose che crescono e migliorano. Campobasso sprofonderebbe nel provincialismo che già la contraddistingue”. E’ d’accordo con lui Davide perchè a suo parere “bisogna rendere attrattivo il centro per farlo tornare a vivere”.

“Suggerimenti come quello di riaprire il corso, purtroppo, non credo possano favorire il rilancio della città”, l’opinione di Stefano Di Maria. “Bisognerebbe preoccuparsi del fatto che la città – come tutta la regione – non produce quasi nulla. La zona industriale, in effetti, conta poche realtà produttive e accoglie pochi lavoratori/produttori. La città non può vivere solo di commercio e di uffici, ha bisogno di lavorare e produrre. A prescindere dall’apertura del corso”.

C’è chi invece punta il dito sulla burocrazia e sulle tasse, ostacoli importanti per chi vorrebbe aprire un negozio. Valentina D’Onofrio ad esempio, titolare di un’attività, riconduce proprio a questo le cause della crisi del commercio: “Non al posto o alla gente, ma alle tasse e ad una burocrazia così contorta e opprimente che ti fa campare a stento. Così i giovani sono sfiduciati ad aprire attività e chi apre chiude nel giro di poco. Bloccando l’economia”.

“Le attività chiudono perché è la regione ad essersi impoverita, tra tasse esorbitanti, assenza di lavoro e soprattutto senza alcuna prospettiva di miglioramento”, è il pensiero di Francesca Carnevale. Invece Andrea si fa portavoce del ‘labirinto’ burocratico che i commercianti sono costretti a percorrere: “Apri un’attività e il giorno dopo si presentano in fila Comune, Agenzia delle entrate, Camera di commercio, assicurazioni che pretendono il 70% del tuo guadagno. Questo oltre alla scelleratezza di aver aperto mille centri commerciali in un buco di paese”.

E poi  commercianti devono fronteggiare la concorrenza dei centri commerciali e dei negozi on line. Siti come Zalando o Amazon ormai spadroneggiano e ha conquistato sempre più utenti.

“Si continua a parlare di crisi economica – il pensiero di Pierluigi – ma io penso che la gente spende più di prima ma soprattutto online e nei grandi negozi dove la spesa diventa in occasione per uscire e con il parcheggio a portata di mano”.

E voi cosa ne pensate? Qual è la ricetta per rilanciare i negozi del centro di Campobasso? Partecipate al nostro sondaggio per esprimere il vostro punto di vista.

Negozi del centro in crisi a Campobasso: quale soluzioni proponi?

  • Eventi in centro (25%, 94 Voti)
  • Parcheggi gratuiti in centro (22%, 82 Voti)
  • Riapertura totale del corso (20%, 72 Voti)
  • Ampliamento della zona pedonale (15%, 57 Voti)
  • Riapertura parziale del corso (7%, 26 Voti)
  • Istituzione della zona franca urbana (6%, 23 Voti)
  • Bus gratis verso il centro (4%, 15 Voti)

Totale voti: 369

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