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La Campobasso pacifista in piazza per il popolo curdo: ‘Bella Ciao’ e una raccolta fondi

Non c’è dubbio: il momento più toccante della manifestazione è stato quando in piazza Prefettura sono risuonate le note di ‘Bella Ciao’. Il canto dei partigiani, simbolo della resistenza e della libertà contro il dominio nazifascista, è stato preso ‘in prestito’ per la resistenza del popolo curdo contro l’aggressione della Turchia.

Bella ciao’ è stato cantato in curdo durante il presidio che si è svolto questo pomeriggio (12 ottobre) davanti al Palazzo del Governo di Campobasso. Circa un centinaio i partecipanti: gente comune, rappresentanti delle varie associazioni che hanno aderito all’iniziativa ed esponenti politici. Tra di loro Antonio Pardo D’Alete, Alessandra Salvatore e Bibiana Chierchia (Pd Molise), Angelo Di Toro, Mino Dentizzi, Pasquale di Sisto, Augusto Massa, Italo Testa.

All’iniziativa hanno aderito Casa del Popolo Campobasso, Uds Molise, Arci Molise, Associazione Malatesta, Comune di Castelbottaccio, Comune Castel del Giudice, Antigone Molise, Libera Molise, Partito della Rifondazione Comunista, Partito Comunista Italiano, Il Bene Comune, Legambiente, Caritas diocesana di Campobasso, Caritas diocesana di Trivento Associazione “Giuseppe Tedeschi”, Associazione “Dalla parte degli ultimi”, Pro Loco Castelbottaccio, Sipbc onlus Molise.

Monia Ioffreda (Casa del Popolo) ha rivolto un appello alla cittadinanza: “Informatevi sul popolo curdo, che ha un’idea politica rivoluzionaria che è quella del confederalismo democratico che vale la pena conoscere e studiare. Nella loro società la donna ha un ruolo importantissimo. Inoltre hanno una concezione ambientale ed ecologica molto forte. Verrà dunque naturale volerlo proteggere”.

A favore del popolo curdo la Casa del Popolo ha organizzato una raccolta fondi per fornire anche un aiuto materiale alle persone sprovviste di tutto dopo l’inizio dei bombardamenti: “Chi è interessato può contattarci tramite la nostra pagina Facebook o il nostro profilo Instragram. Oppure può venire direttamente in sede, in via Gioberti numero 20 a Campobasso. Tutti insieme possiamo fare qualcosa”.

Dal punto di vista politico Ioffreda ha criticato l’Unione europea e l’Italia perchè “ancora non prendono una decisione” sull’attacco deciso dal dittatore Erdogan contro il popolo curdo. “Stiamo studiando il modo per far esprimere sulla questione anche il Consiglio comunale di Campobasso presentando un apposito atto”.

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