Termoli: stazione e raddoppio

Il sindaco accusa Sbrocca di bugie e rivela: “Siamo spalle al muro fra treni come bombe ambientali e maxi ponte su valle Biferno”

Il primo cittadino termolese tira fuori le carte del progetto del raddoppio ferroviario. “Sulla stazione non possiamo decidere nulla, passeranno 144 treni al giorno ad alta velocità, 68 dei quali merci con carichi di Gpl, propano e acido. Rfi intende realizzare un ponte di 1,7 km e pilastri fino a 15 metri che spaccherà la valle del Biferno. Sbrocca ha detto bugie”

Ha preferito il silenzio per qualche giorno, ha fatto parlare i suoi avversari. Adesso il sindaco di Termoli Francesco Roberti contrattacca. Ce l’ha soprattutto col suo predecessore, Angelo Sbrocca. “Ha detto bugie, come un bambino. Ecco gli accordi che aveva chiesto, cavalcavia per ciclabili e campo da golf e sottostazione elettrica a Colle della Torre” e mostra uno dei tanti documenti relativi al cosiddetto Raddoppio ferroviario Termoli-Lesina.

Per il quale, secondo il primo cittadino, il Comune è “spalle al muro. Possiamo dare un parere, ma soltanto per il tratto che va dal confine con Campomarino al collegamento col binario esistente, allo schiocco Termoli-Campobasso. Se diamo parere negativo dobbiamo motivarlo” dice, attorniato dalla Giunta al completo, buona parte della sua maggioranza e qualche sostenitore alle ultime elezioni comunali durante la conferenza stampa in Comune di sabato mattina 12 ottobre.

Questione ingarbugliata, più complessa di quanto si credeva, quella del raddoppio che in totale ha un finanziamento complessivo di 700 milioni ma che solo per il lotto II e III Termoli-Ripalta ne impiega 594. “Entro il 21 dicembre 2020 deve andare in appalto, o si perdono tutti i fondi”.

Primo punto, l’ipotesi di spostare la stazione da piazza Garibaldi a Pantano Basso. Una idea che a molti non era piaciuta. “Campomarino, considerato che il progetto prevede una fermata a Nuova Cliternia, ha chiesto la possibilità di realizzare una nuova stazione nell’area della zona industriale. L’assessore Vincenzo Niro ha segnalato l’esistenza della frana di Petacciato che se si rimette in movimento renderà necessario bypassare Petacciato e la stazione di Termoli. Ma Rfi ci ha risposto che non si sta discutendo della frana. E la stazione a Pantano Basso non si può fare, perché quella è area a rischio alluvione”.

Roberti conferenza raddoppio

Tramontata l’ipotesi stazione a Pantano Basso, cosa resta? “C’erano tre possibili soluzioni progettuali. La prima è che il raddoppio proseguisse sul tracciato esistente”. Una soluzione che a quanto pare avrebbe portato Rfi a creare un nuovo allaccio ferroviario dallo ‘schiocco’ Termoli-Campobasso fino alla stazione di piazza Garibaldi. A quel punto la Giunta Frattura con Delrio ministro trovano 150 milioni di euro di Fondi di sviluppo e coesione che secondo me dovevano servire per la tratta Termoli-Campobasso e li mettono qui. Nel frattempo non si sa che fine hanno fatto i 15 milioni della messa in sicurezza del Biferno”.

Un’altra possibile soluzione avrebbe invece comportato “solo un piccolo spostamento del tracciato verso l’interno”. Ma la soluzione in piedi attualmente è un’altra.

“Ci allontaniamo dalla costa con la realizzazione di un ponte che parte all’altezza del depuratore del Cosib e si riallaccia con Termoli (in zona Punta di Pizzo, ndr). Un ponte di 1700 metri, con 60 pilastri di altezza da 7 a 15 metri che spaccherà la vallata del Biferno e sarà un ulteriore sfregio al territorio, anche perché non verrà eliminato l’attuale terrapieno”.

E la stazione? “Non cambia niente. Anzi, passeranno 144 treni ad alta velocità al giorno, dei quali 68 treni merci. Vuol dire che trasporteranno Gpl, acido, propano. Sono bombe ambientali. Ho fatto presente che la stazione di Termoli è simile a quella di Viareggio” ha dichiarato Roberti facendo riferimento alla tragedia del 2009 in cui morirono 32 persone, per far presente i rischi che si correrebbero in questo modo.

Roberti conferenza raddoppio

“Nel 2017 vennero convocati tutti gli enti tranne Termoli e la Regione non avanzò alcuna osservazione” ha tuonato il sindaco.

E l’idea di interrare il tracciato per circa 3 o 4 chilometri proposta da Sbrocca? “Deve dirmi come intende interrare all’altezza del ponte della rotonda timoteana o all’altezza del Mistral. Anche l’ingegner Pavone di Rfi l’ha ritenuto impossibile, perché si dovrebbero interrare i binari sotto il torrente Saccione”. Dure le parole a proposito dell’ipotetico ‘Nodo Termoli’ che secondo l’ex sindaco avrebbe portato a un accordo con diverse opere per la città.

“Ho chiesto a Rfi, ma non c’è alcun progetto, era una semplice idea della vecchia Amministrazione. Questi sono invece gli accordi chiesti da Sbrocca”. Sette punti che prevedono un sottovia all’altezza del ponte Sei voci, un cavalcavia a Punta di Pizzo, due attraversamenti ciclopedonali, dei quali uno all’ingresso del parco da Rio vivo, un ampliamento dell’attraversamento dietro allo stadio, la delocalizzazione della sottostazione elettrica e un’area di servizi ferroviari della stazione.

La sottostazione volevano spostarla a Colle della Torre, in corrispondenza della Torretta. E uno degli attraversamenti ciclopedonali è sopra un campo da golf che non esiste” ha rincarato la dose il primo cittadino.

“Ho chiesto chi ha rappresentato Termoli e mi è stato detto che nel 2018 sono andati a parlare con Rfi il sindaco Sbrocca e l’ingegner Caruso. A che titolo andava quest’ultimo che non era dirigente?”. Senza dimenticare la questione dei pannelli antirumore. “I pannelli non li fa Rfi, li fa un altro ente. E non sono loro a volerli, ma il Comune di Termoli li ha chiesti. Noi non li vogliamo perché non risolvono il problema. Sbrocca ha mentito spudoratamente ai termolesi”.

Roberti conferenza raddoppio

Resta il problema. Ora che si fa? “Possiamo dare un semplice parere per il tratto che ci compete, non per la stazione. Ma se diciamo No dobbiamo motivarlo. Vogliamo frenare lo sviluppo dell’Italia dimostrando che il Molise esiste? O li lasciamo passare? Potremmo convocare un consiglio monotematico e far decidere i consiglieri. Giù la maschera, questo doveva fare il sindaco. La convenzione di cui parla Sbrocca non ha tempi né fondi, non vale niente”.

Intanto giovedì nuovo incontro con Ferrovie Italiane, stavolta a Termoli. “Possiamo anche chiedere la copertura della stazione, che risolverebbe il problema del rumore, ma il fatto è che non è compresa nel Raddoppio ferroviario. Con quali soldi realizzarla? Chi parlava di interramento ha detto delle bugie”.

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