Ci troviamo a Francobollo, un paese, incastonato tra le montagne, di mille anime, in provincia di Timbro, è qui che abita il postino Giacomino. Orfano fin da piccolo e affetto dalla sindrome di down, cresce con la nonna materna, gli insegna come deve stare al mondo, inculcandogli rispetto e amore verso il prossimo, capire quando parlare o stare in silenzio ad ascoltare, voler bene a chi ci fa del male (la sfida più grande da accettare), saper perdonare per essere da esempio agli altri. Grazie ad un collocamento mirato, diventa il postino del luogo, consulente del sindaco, considerato da tutti una mascotte, usa una bicicletta per consegnare la corrispondenza, come da prassi suona sempre due volte, ci mette impegno, testardaggine e passione nel smistare raccomandate, bollette, telegrammi e comunicazioni.
Creatività innata, con i vocaboli ci sa fare, invaghito del proprio lavoro, infatuato a tal punto da immedesimarsi nella posta che recapita, si era accorto di avere il potere di modificare lo stato d’animo delle persone. Ogni sera, tranne il sabato che guardava “C’è posta per te”, scriveva delle lettere anonime da far pervenire a tutte le abitazioni del paese, erano pensieri teneri, delicati e armoniosi, parole dolci, affettuose e di ammirazione, in questo modo avrebbe regalato un tripudio di sorrisi, autostima e serenità. Un giorno come tanti, mentre rientrava a casa, vide qualcosa nella sua cassetta postale, c’era un messaggio per lui! Lo aveva scritto a se stesso per sentirsi meno solo, in fondo la vita è come una lettera, se sbagli indirizzo può prendere una via sbagliata, non è fondamentale il mittente o il destinatario, ma è quello che c’è scritto a fare la differenza.
(Alessio Toto …Tra un motore e un cambio mi sono laureato in Sociologia e, scrivo poesie con lo scopo di arrivare al vostro cuore…)
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