Santa croce di magliano

Gli studenti delle medie ‘abbracciano’ l’arte del rame del maestro artigiano

C’è un sentire comune che abbraccia l’arte del rame di Gennaro Camelo. E tocca orgogliosamente il cuore di tutti riscuotendo applausi scroscianti senza precedenti. L’arte del rame di questa preziosissima bottega santacrocese è animata da mani sapienti che da tre generazioni ne segnano un ritmo di lavoro senza battute d’arresto.

bottega rame santa croce

La Scuola media, in primis, condivide la meraviglia e abbraccia i suoi prodotti artistici che hanno un valore educativo straordinario. Come nel caso del plastico realizzato sul Quartetto, il cuore più prezioso del centro storico, costituito dal Quarto dei Latini e dal Quarto dei Greci, un tempo cinti da torri e da mura, con porte serrate all’imbrunire. Il lavoro di Gennaro Camelo esalta gli spiazzi comuni, le chiese, i vicoli stretti e i palazzi signorili disposti sui tracciati geometrici. L’insieme profuma di antico e traccia abilmente il sapere della memoria.

Molti aspetti vetusti ancora sopravvivono, pur se rimaneggiati nel tempo. Come le due torri, Piscone e Licursi, che delimitano il quartiere albanese che ruota intorno alla chiesa greca. Dopo la visita guidata su “L’arte in rame” la Scuola Media raccoglie i tanti messaggi che questo prezioso patrimonio culturale lancia al territorio. Mettendo così, in itinere, un progetto di lavoro interdisciplinare, teso ad approfondire i segreti di una bottega locale dove, appunto, si modella, come un tempo, l’oro rosso.

Scuola e lavoro artigianale dunque a braccetto. Per potenziare le conoscenze di un mondo unico nel suo genere. Ai ragazzi Gennaro Camelo, maestro del rame, con la passione di sempre, ha chiarito i segreti, con che spirito bisogna lavorare questo duttile metallo, e quanti sacrifici sono necessari per produrre un manufatto di qualità. Tre anni di lavoro, svolto con passione, sono stati necessari per riprodurre in scala le architetture più antiche di Santa Croce di Magliano. Senza trascurare i dettagli legati alla storia e alla vita delle famiglie, ancorata ai valori della civiltà contadina.

Proprio il modus vivendi di questa bottega così vitale, che intercetta sensibilità non comuni, con i suoi insegnamenti nell’uso dei materiali e nel campo della valorizzazione del contesto ambientale, sarà al centro dell’itinerario di ricerca curato, per gruppi, dai ragazzi di 2A. Coordinatrice dell’esperienza didattica nel campo dell’area tecnologica la professoressa Annalisa Occhionero.

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