Verso un colosso dell'auto

Fiat Chrysler-Psa, prove di fusione. Attesa anche in Molise per la trattativa

La fusione tra Fiat Chrysler Automotive e Group Psa, proprietario dei marchi Peugeot e Citroen, sarebbe imminente. Nello stabilimento metalmeccanico di Termoli c’è un clima di grande attesa per l’esito della trattativa, che se andasse in porto porterebbe a un nuovo grande gruppo industriale, il terzo o quarto nella classifica mondiale dei costruttori di auto.

La notizia della possibile fusione è stata anticipata dal Wall Street Journal e confermata stamattina in un comunicato di Fiat.  Secondo le indiscrezioni Carlo Taveras, Ceo di Peugeot, diventerebbe l’amministratore delegato della nuova società, mentre presidente sarebbe John Elkann.

 

Fiat e PSA sarebbero discutendo di una integrazione alla pari ma secondo le fonti citate dal giornale americano i colloqui potrebbero prendere in considerazione anche altre opzioni. In realtà di questa ipotesi si discute da mesi, ma solo nelle ultime ore la notizia ha assunto caratteri di maggiore credibilità.

 

La fusione darebbe vita a un gigante da 50 miliardi di dollari, 45 miliardi di euro. Fiat aumenterebbe il suo business europeo con 2,5 milioni di veicoli venduti da Peugeot oltre al milione di Fiat. Si riunirebbero sotto un unico colosso automobilistico i marchi Fiat, Alfa Romeo, Chrysler, Citroen, Dodge, Ds, Jeep, Lancia, Maserati, Opel, Peugeot e Vauxhall.

Secondo i sindacati il fatto che Fiat cerchi partner internazionali per joint venture è positivo. “L’importante – si legge nella nota Uilm – è che continui a valorizzare gli stabilimenti e le produzioni italiane”. La notizia è accolta con speranza perché il partner a cui si rivolge la società torinese potrebbero avere un vantaggio dal punto di vista dell’ elettrico e l’alleanza potrebbe incrementare la produzione anche nelle fabbriche italiane, compresa quella termolese dove si respira un’atmosfera di attesa per l’esito della negoziazione.

 

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