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Bonus per 300mila euro a testa, condannati per danno erariale 4 dirigenti Asrem. Ora devono restituire il denaro

Operazione ‘Rain Award’ della Guardia di Finanza di Campobasso su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti. I dirigenti e direttori coinvolti, che non hanno responsabilità di natura penale ma solo amministrativa, sono Angelo Percopo, Gianfranca Testa, Giancarlo Paglione e Loredana Paolozzi. Le indennità aggiuntive sarebbero state percepite in assenza di dolo, e cioè a causa di un meccanismo di distribuzione "a pioggia", non corrispondente a quanto stabilito dal contratto che configura una relazione tra gli extra e gli obiettivi raggiunti confermati dal Nucleo di valutazione.

Quattro dirigenti dell’Asrem condannati per danno erariale. Hanno elargito retribuzioni accessorie agli stipendi in maniera illecita, quindi bonus che non spettavano né a liro né ai dipenti beneficiari. È il risultato dell’operazione denominata ‘Rain Award’, condotta dalla Guardia di Finanza di Campobasso su delega della Procura Regionale della Corte dei Conti.

Nel mirino quindi la spesa sanitaria che tanto ha fatto parlare di sé in questi anni in Molise.

Ammonta a circa 300mila euro il danno erariale rilevato dalla Sezione giurisdizionale per la Regione Molise della Corte dei Conti in relazione a quattro vertici della dirigenza Asrem che hanno percepito e distribuito le indennità di risultato a partire dal 2009 senza diritti, perché l’azienda non ha fatto valere la valutazione di rendimento dei singoli, e cioè il raggiungimento degli obiettivi di periodo.

Significa che i bonus sono stati elargiti a pioggia, come le Fiamme Gialle, nell’ambito della operazione Rain Awards, hanno riscontrato. Una attività istruttoria che ha interessato gli anni dal 2009 al 2011, condotta in sinergia con il procuratore regionale Stefano Grossi e il sostituto procuratore generale Roberto d’Alessandro.

I finanzieri molisani hanno segnalato un possibile danno erariale quantificato in 10 milioni di euro, e solo e solo per il 2009 a circa un milione e 800mila euro. Al termine dell’istruttoria della Procura regionale è stata disposta la citazione in giudizio dei dirigenti.

 

Si tratta di Angelo Percopo, Gianfranca Testa, Giancarlo Paglione e Loredana Paolozzi. Le indennità aggiuntive sarebbero state percepite in assenza di dolo, e cioè a causa di un meccanismo di distribuzione “a pioggia”, non corrispondente a quanto stabilito dal contratto che configura una relazione tra gli extra e gli obiettivi raggiunti confermati dal Nucleo di valutazione. A loro carico non ci sono rilievi penali: non hanno commesso reati, ma illeciti amministrativi.

La Corte dei Conti con una sentenza recente ha accolto le tesi della Procura Generale condannando i quattro al risarcire il danno erariale. Una operazione che si è mossa nell’ambito del rafforzamento dell’attività di contrasto agli abusi e agli sprechi nel settore della spesa pubblica, con riferimento soprattutto al settore della sanità che incide più fortemente degli altri sui bilanci degli enti pubblici locali. Soltanto nel 2018 le Fiamme Gialle molisane hanno segnalato 49 persone accertando danni erariali per oltre 16 milioni di euro.

 

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