Cronache

Scoperto meccanico abusivo: aveva un’officina in nero e non pagava le tasse

L'uomo ha evaso le imposte per diverse migliaia di euro, come accertato dalla Guardia di Finanza che ha sequestrato pure gli strumenti utilizzati nell'autofficina dal valore di 10mila euro

Nei giorni in cui il Governo ha rilanciato la lotta all’evasione fiscale, la Guardia di Finanza ha incastrato un meccanico proprietario di un’officina in nero in un comune dell’entroterra della provincia di Campobasso. 

Che l’attività fosse esercitata in nero i finanzieri l’hanno scoperto dopo un normale controllo dell’attività, in apparenza un’autofficina come tante altre. In realtà il titolare risultava invece sprovvisto delle relative autorizzazioni commerciali ed amministrative.

Eppure il meccanico aveva tutta la ‘dotazione’ e gli strumenti del mestiere per lavorare normalmente: ponti, carrelli, pezzi di ricambio e utensili. Tutti conservati all’interno di un capannone adibito ad officina, trovati dagli uomini delle Fiamme Gialle e posti sotto sequestro amministrativo in quanto utilizzati per compiere illegalmente l’attività di autoriparatore. Strumenti dal valore di circa 10mila euro successivamente confiscati dai finanzieri.

Non solo. Il meccanico era un evasore fiscale: non aveva mai pagato le imposte, come emerso dagli approfondimenti di polizia economico-finanziaria condotti dalla Guardia di Finanza di Campobasso. Non erano mai state presentate le previste dichiarazioni fiscali: in pratica l’attività era totalmente sconosciuta al fisco.

L’attività ispettiva condotta dai finanzieri molisani a consentito così di ricostruire il volume d’affari realizzato in nero dal titolare quantificando le imposte evase
in svariate migliaia di euro.

officina abusiva

“E’ proprio questo il core business della Guardia di Finanza che – il commento delle Fiamme Gialle al termine dell’operazione –  opera ogni giorno per ripristinare le necessarie condizioni di giustizia e solidarietà sociale tra Stato e cittadini, contrastando l’evasione fiscale che altera il mercato e danneggia gli imprenditori onesti e gli stessi cittadini”.

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