Campobasso

Retata antidroga in via Quircio. Pusher ai domiciliari incastrata mentre vendeva eroina a due ragazzi

Poco prima delle 14 di oggi, giovedì 19 settembre, il blitz della Polizia in via Quircio a Campobasso. Gli agenti hanno fatto irruzione in un appartamento in cui continuava a incontrare e a cedere sostanze stupefacenti ai suoi clienti una nota pusher della città, ai domiciliari dallo scorso maggio. M.M. è stata denunciata.

Era ai domiciliari, ma la ‘lady dello spaccio’ continuava a gestire tranquillamente il suo ‘mercato’ incontrando i clienti a cui cedere la droga. Li faceva addirittura andare a casa sua pensando probabilmente di essere scoperta.

Fino al blitz di oggi, 19 settembre, quando alla sua porta ha bussato la Polizia, che forse sospettava qualcosa e aveva iniziato a tenere sotto controllo la strada che si trova a pochi passi da piazza Venezia e a poche centinaia di metri dalla sede della Regione Molise. Troppo ‘strano’ il via vai di tossicodipendenti in quella palazzina.

Gli agenti sono entrati nell’appartamento che si trova all’interno di un condominio di via Quircio, strada da tempo sotto lo stretto controllo delle forze dell’ordine proprio a causa del traffico di sostanze stupefacenti e della presenza di pusher che abitano accanto a famiglie normali, con figli e anziani, costrette loro malgrado a sopportare quella difficile convivenza.

Il blitz verso l’ora di pranzo, poco prima delle 14: molti erano intenti a consumare il pasto attorno alla tavola quando hanno sentito il suono delle sirene. Sono entrate in azione diverse pattuglie della Polizia che hanno attirato l’attenzione dei residenti dei condomini che si sono affacciati al balcone per vedere cosa stesse succedendo.

Sotto una pioggia torrenziale gli agenti, che pare fossero appostati da ore, hanno fatto irruzione nell’abitazione di una nota pusher, M.M.. Secondo le informazioni trapelate dalle forze dell’ordine, in quel momento, con lei c’erano due ragazzi, entrambi noti tossicodipendenti della città e con precedenti per droga.

Uno aveva appena acquistato 1,26 grammi di eroina. L’altro, quando ha visto i poliziotti, ha provato a sbarazzarsi della sostanza stupefacente – 4 grammi di eroina – appena acquistata e successivamente recuperata dagli stessi agenti.

Inoltre, nel corso della perquisizione in casa della ‘lady della droga’ i poliziotti hanno trovato mille euro in banconote di piccolo taglio, oltre ad un bilancino di precisione e a materiale per confezionare le dosi. Un’altra conferma su quella casa, diventata un luogo di spaccio.

Mentre uno dei due giovani acquirenti è stato segnalato alla Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti, M.M. è stata denunciata a piede libero. Era ai domiciliari dopo l’operazione Alcatraz, l’inchiesta della squadra mobile di Campobasso coordinata dal procuratore Nicola D’Angelo e dal sostituto Giuliano Schioppi. Le indagini, culminate nel blitz dello scorso 15 maggio, consentirono di scoprire quanto fosse ramificato il sistema dello spaccio in città. Un sistema che coinvolge intere famiglie, così capillare da consentire loro di vivere del guadagno dello spaccio di sostanze stupefacenti il cui volume di affari proprio l’altro ieri (17 settembre) è stato quantificato dal procuratore Nicola D’Angelo: circa 600mila euro. Una stima approssimativa, ma sintomatica di un mercato esteso e che purtroppo non conosce crisi.

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