Termoli

Pompe al parco e Sinarca, due aiuti per il vecchio depuratore: chiesti 7,5 mln per chiuderlo

Entro pochi mesi l'impianto del porto dovrebbe essere sgravato di circa il 50 per cento degli attuali reflui. Per il futuro l'obiettivo è spostare tutti i liquami fra Termoli nord e zona Rio vivo

Il Comune di Termoli ha chiesto alla Regione un finanziamento da 7 milioni e mezzo di euro con l’obiettivo di raddoppiare la portata dell’impianto di depurazione di Pantano basso, trasferendo lì i reflui che oggi sono lavorati al depuratore del porto, con l’intento di chiuderlo totalmente entro qualche anno.

È l’obiettivo finale di una serie di operazioni che vanno avanti da tempo e che nell’arco di qualche mese vedrà il modulo del Sinarca lavorare a pieno regime e quello di Pantano basso ricevere circa la metà dei liquami che oggi mandano in crisi l’impianto del porto.

Non sono infatti ancora operative le pompe di sollevamento realizzate nei mesi passati dalla Ccm, la ditta che ha lavorato alla realizzazione dell’opera. “Entro l’anno dovrebbero terminare i lavori per l’allaccio elettrico per le pompe di sollevamento – conferma il sindaco Francesco Roberti -. Enel ha necessità di una cabina elettrica, la deve realizzare la ditta”.

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Per questo, nonostante i lavori siano andati spediti durante l’estate, con la realizzazione della nuova conduttura lungo tutta via Corsica, manca ancora un passaggio fondamentale prima dell’attivazione delle pompe.

Il depuratore del porto verrà sgravato di un buon 50 per cento” assicura il sindaco. Un obiettivo fondamentale, visto che l’impianto affacciato sull’Adriatico è ormai vetusto e inadeguato a smaltire i reflui dell’intera città, con impianti decisamente malandati e poco funzionali. Dall’inverno scorso un piccolo aiuto è arrivato dal modulo del Sinarca, attivato dopo anni di ritardi burocratici ma funzionante soltanto per Termoli nord.

Presto però dovrebbe andare a pieno regime, arrivando al totale di 12500 abitanti equivalenti di cui si era parlato fin dall’inizio. “Entro questo mese – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici Enzo Ferrazzano – verrà allacciato al Sinarca il quartiere di Porticone. Proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo fatto una riunione con Egam e Crea”.

Vincenzo Ferrazzano, Vicesindaco, Assessore lavori pubblici, trasporti, viabilità,

Proprio l’azienda romana che era in pessimi rapporti con l’Amministrazione Sbrocca dovrebbe continuare a gestire l’intero sistema idrico e fognario della città. “Stiamo vedendo di fare una nuova convenzione prima del bando” fa sapere Ferrazzano. “Si sta discutendo con la Crea, ma ci sono contenziosi in atto che vanno risolti, se ne occuperà l’ufficio legale” afferma Roberti.

Con questi due miglioramenti, è possibile che l’estate prossima il depuratore sotto al Borgo vecchio possa non essere la spina nel fianco del turismo termolese come negli ultimi anni. L’estate da poco archiviata è stata caratterizzata ancora una volta da miasmi a tratti insopportabili che hanno disgustato e in qualche caso allontanato i turisti.

Di mezzo ci si è messa poi l’ennesima rottura della condotta sottomarina che dal porto trasporta i liquami depurati al largo. “Quella è stata riparata – assicura il primo cittadino -. È stata individuata anche la criticità, vista coi filmati, e concordato un intervento risolutivo. In pratica c’è un vuoto sotto la condotta, che quindi non poggia sulla sabbia ma vibra e col maltempo si spacca. Perciò va risistemato questo scavo che si è creato per farla poggiare in maniera stabile. È un intervento abbastanza complesso, ma devono farlo prima dell’inverno. Allo stesso momento è stata sistemata la condotta che costeggia parallelamente quella primaria e che scarica a 250 metri, perché era otturata, non scaricava più e dava problemi”.

Diverso il discorso dello scarico in mare, più volte filmato anche di recente, ogni volta che c’è un brutto temporale. “Ho verificato con la Crea, non è una condotta del depuratore, ma uno scarico di acque bianche. Quando piove trascina tutta l’acqua anche del piazzale del porto”.

Sindaco Roberti fascia

Dopo i lavori di questi mesi, si guarderà invece alla definitiva chiusura dell’impianto. Per il momento il Comune ha risposto al bando della Regione per dei fondi sulle reti idriche e fognarie. “Noi abbiamo chiesto 7 milioni e mezzo – dice Ferrazzano -, un importo che ci permetterebbe di raddoppiare il depuratore di Pantano basso, con una nuova condotta dal depuratore alle pompe di sollevamento. In questo modo verrà totalmente tolto l’impianto del porto”.

Roberti entra nel dettaglio. “Una parte dei liquami finiranno lì ma verranno deviati, in sostanza la deviazione sarà a valle invece che a monte, con un collettore primario. Il depuratore farà solo da centro di pompaggio”.

Il sindaco non se la sente di azzardare una data in cui il depuratore del porto resterà un ricordo. “Abbiamo partecipato al bando regionale per i miglioramenti idrici, stiamo aspettando la Regione per i tempi di pubblicazione. Quindi non è possibile dare dei tempi perché se non ci danno i finanziamenti dobbiamo decidere e risolvere diversamente la questione. Ma al tempo stesso con la struttura cercheremo di portarci avanti coi lavori realizzando il progetto preliminare per andare spediti quando ci saranno i fondi”.

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