Termoli

Parità di genere tra discriminazioni e opportunità: nasce la Conferenza delle Donne democratiche

Nasce anche a Termoli la Conferenza delle Donne democratiche. Un’iniziativa ideata dal Pd a livello nazionale già nel 2015 ma che sta prendendo vigore negli ultimi mesi su impulso della coordinatrice Paola De Micheli. Le Conferenze saranno su base nazionale, regionale e territoriali e l’ideatrice termolese è Maria Chimisso, ex vice sindaco nell’Amministrazione Sbrocca, che ha creato intorno a sé un gruppo di lavoro motivato e battagliero. Non è un movimento politico, “è un fatto culturale – così lo descrivono -, un luogo virtuale di incontro, ascolto, confronto e discussione”. Sottolineato a più riprese come si tratti di un esperienza aperta non solo alle donne e non solo alle iscritte del Partito Democratico.

A presentarla oggi 13 settembre, in conferenza stampa nel Comune di Termoli, c’erano la commissaria del circolo cittadino del Pd e un nutrito gruppo di donne che hanno già dato la propria adesione, tra cui la consigliera di minoranza Manuela Vigilante e alcune candidate nelle file del centrosinistra alle passate elezioni amministrative. In particolare hanno preso la parola Nicoletta Bartollino, Filomena Limongi, Francesca D’Anversa, Rossella D’Anversa e Ginetta Glave. A ‘benedire’ la nascente iniziativa anche i consiglieri Oscar Scurti ed Angelo Sbrocca.

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“L’avremmo fatto a prescindere dall’insediamento del governo giallo-rosso”, ha esordito la Chimisso che ha sottolineato come si tratti di una esperienza necessaria per lo sviluppo, non solo delle donne ma del Paese tutto.

Al suo interno verranno affrontate tematiche sociali, culturali, economiche ed ambientali in un’ottica di genere. I temi cardine della Conferenza saranno in particolare quelli connessi al lavoro delle donne, alle varie forme di discriminazione e alla violenza di genere. Inscindibilmente legato a questi ultimi, ci sarà il tema dei servizi sociali, senza i quali si rischia di dover scegliere tra lavoro e famiglia. Dal confronto partirà la ricerca di soluzioni con cui dare concretezza ad una idea di società democratica, più equa e più aperta, che ponga alla base del suo agire la lotta contro discriminazioni e segregazioni. Fungerà dunque anche da osservatorio, una sorta di sentinella di genere delle politiche locali che hanno un impatto sulla vita delle donne.

Quel che è chiaro – e lo è anche alle donne democratiche termolesi – è che c’è bisogno di un’integrazione sinergica tra la parte maschile e quella femminile, posto che dell’estensione dei diritti e dell’uguaglianza sostanziale ne beneficeranno non solo le donne ma tutta la società. Anche per questo le porte non sono affatto chiuse agli uomini che vorranno prendere parte al confronto.

Sarà difatti un “terreno di confronto culturale” che al contempo si porrà obiettivi ‘concreti’ di parità, a partire da quella salariale. E sempre in tema di concretezza, verranno divulgate informazioni circa le opportunità offerte alle donne, ad esempio, dall’Unione Europea. “Vorrei raccontare una nuova storia a mia figlia. Vorrei che un domani non debba ascoltare servizi televisivi in cui la donna che ha successo nel lavoro viene descritta come l’eccezione”, le parole incisive di Rossella D’Anversa.

La strada è ormai tracciata, la Conferenza sta già raccogliendo le prime adesioni e continuerà a farlo per tutto il mese di settembre, con un banchetto che sarà nel fine settimana in Piazza Vittorio Veneto. Dopodichè si entrerà nel vivo con incontri, convegni e iniziative varie.

Un luogo di pluralità che non potrà che rivitalizzare il tessuto sociale locale. “Noi crediamo nello sviluppo – ha chiosato la professoressa Chimisso – e partiamo da qui”.

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