Campobasso

Nuova sede della Sea, dopo l’archiviazione dell’esposto via ai lavori nell’immobile

E’ partita l’opera della ristrutturazione dell'edificio di piazza Molise che venne acquistato dall'ex cda guidato da Stefano Sabatini e che fu al centro di un esposto presentato all'Autorità Anticorruzione da M5S, ora alla guida di palazzo San Giorgio. L'intervento costerà 200mila euro e il 50 percento della spesa sarà ristorata grazie al bando dell’efficientamento energetico. Saranno risparmiati 36mila euro all’anno di affitto

Sono pronti a partire i lavori di ristrutturazione della nuova sede Sea del Comune di Campobasso. A pochi metri dall’edificio attuale, dove oggi la municipalizzata paga un costo annuo d’affitto pari a circa 36mila euro, la struttura è stata oggetto di un lungo contenzioso tra la vecchia amministrazione Battista e l’allora minoranza pentastellata.

Roberto Gravina, Simone Cretella, Luca Praitano e Paola Felice si rivolsero infatti finanche all’Anac per appurare eventuali anomalie inerenti il bando. Ma a giugno scorso la risposta dell’Anac ha annullato i dubbi paventati e concluso con un’archiviazione dell’esposto.

In sostanza non c’è nulla di “sospetto” nell’acquisto della nuova sede legale destinata alla municipalizzata che si occupa della gestione dei rifiuti e dello sgombero neve.

Costo dell’operazione: 200 mila euro più le spese per la ristrutturazione (che ammontano a più o meno 120mila euro) per un immobile di 600 metri quadri. Il 50 per cento dell’importo sarà inoltre ristorato a fine lavori grazie al bando dell’efficientemento energetico.

La zona è sempre la stessa: piazza Molise. E la struttura sulla quale sono partiti i lavori (e dovrebbero concludersi al massimo entro un anno) è quella che ospitava il supermercato Gran Risparmio.

Sono stati rispettati i principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, tutela dell’ambiente ed efficacia energetica come aveva sostenuto il vecchio Cda presieduto all’epoca da Stefano Sabatini oggi avvicendato da Gianfranco Spensieri.

In realtà – non ha mancato di spiegare proprio l’avvocato Sabatini all’indomani dell’archiviazione – all’acquisto della nuova sede “si era giunti dopo continue richieste all’allora city manager Antonio Iacobucci, il quale formalmente comunicò alla Sea la ferma intenzione dell’amministrazione di procedere all’acquisto dell’operazione poi tanto contestata. Preso atto di quella, la Sea ha avviato le procedure per l’acquisto, a seguito delle quali il Movimento 5 Stelle non esitò a trasferire la documentazione all’Anac”.

Da parte sua, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, sentito l’allora CdA della Sea e il direttore generale Mauro Vitolo, ha considerato le procedure avviate corrette e rispettose dei principi che reggono la Pubblica Amministrazione. Così, l’Anac, “venuti meno i profili di interesse”, ha comunicato “l’archiviazione della segnalazione ai sensi dell’articolo 7, comma 1, lett. C) del Regolamento sull’esercizio dell’attività di vigilanza in materia di contratti pubblici”, “non ravvisando le condizioni per l’avvio di formale istruttoria”. Questo quanto si legge nella nota numero 00080/2019, a firma dell’Ing. Umberto Reale, dell’Ufficio di Vigilanza di Committenza Concessioni di Servizi (Uvcs) dell’Anac.

A lavoro dunque. Palazzo San Giorgio avrà un immobile che entra nel patrimonio dell’amministrazione comunale guidata ora dal Movimento 5 Stelle, lo stesso che contestò e ostacolò quell’acquisto considerandolo uno spreco di soldi pubblici.

 

leggi anche
Tensione in consiglio comunale
Rifiuti, aumentano costi della municipalizzata e tasse per i campobassani. Scontro in Aula