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No ai contanti, si pensa a bonus per pagamenti elettronici. In Molise evasione fiscale di 500 milioni l’anno

Allo studio del Governo misure per contrastare l'evasione fiscale. Incentivi per i pagamenti elettronici, bonus scontrini e tassa sul contante alcune delle idee. In Molise cosa ne pensate?

Pagare tutti per pagare meno. Questa la frase simbolo contro l’evasione fiscale, una delle piaghe italiane che ha risvolti importanti per l’economia del Paese. Il Molise non fa eccezione, anzi.

Di recente il tema è tornato alla ribalta in seguito all’intervento del premier Giuseppe Conte a margine dell’Assemblea Onu dello scorso 23 settembre. L’idea di introdurre una tassa sul contante e degli incentivi per chi paga in maniera elettronica è stata lanciata ancor prima da Confindustria. Ma non tutti sembrano d’accordo: in particolare viene sollevata la questione che si tratti di un ‘ennesimo regalo alle banche’.

Da uno studio su scala nazionale emerge che nel 2018 in Italia il numero di pagamenti fatti con moneta elettronica è sì cresciuto del 6,8% rispetto all’anno precedente, ma l‘Italia è ben al di sotto della media Ue per uso delle carte di credito: nel rapporto tra il valore delle transazioni e Pil si posiziona al 24esimo posto su 28 paesi europei. E il Molise?

Chi risiede nella nostra regione sa bene quanto è diffusa la prassi di pagare in contanti, non sempre ricevendo lo scontrino che attesti il pagamento. Anche quando si desidera pagare con la carta, in molti casi ci si sente rispondere: “Mi dispiace, non ho il Pos”. Il pagamento elettronico viene interdetto insomma dal fatto che gli esercizi commerciali non posseggono il cosiddetto Pos, il terminale di pagamento che permette l’utilizzo di carte di credito e bancomat. Quante volte vi è capitato facendo acquisti in un negozio? Vien da dire: il Pos, questo sconosciuto.

C’è un indicatore che attesta l’alto livello di evasione fiscale. È uno strumento utilizzato dall’Agenzia delle Entrate e si chiama ‘Rivalutazione del valore aggiunto sotto dichiarato’ e in Molise è il più alto d’Italia. Ma di cosa si tratta? Per misurare l’evasione fiscale, che deriva sia dall’economia illegale (derivante cioè da attività illecite) che da quella informale (per esempio pagamenti e stipendi in nero), lo strumento che si adopera è appunto quello della rivalutazione del valore aggiunto sotto dichiarato. In pratica l’idea alla base è che chi dichiara poco al fisco produce comunque valore aggiunto. Lo strumento di cui sopra valuta appunto questo. Una stima, insomma, che tradotto in cifre per il Molise equivale per il 2018 a oltre 500 milioni di euro. Una cifra altissima, e in proporzione la più alta del Paese.

 

Si comprendono dunque meglio le parole di Conte, sebbene già pronunciate da tanti prima di lui: “Sta diventando in me sempre più profonda la convinzione che il nostro problema endemico sia l’evasione: paghiamo tutti di più perché molti non pagano. È un’emergenza, la maggiore iniquità alla quale siamo esposti. Bisogna intervenire radicalmente come mai è stato fatto in questa direzione”, le sue parole. Ma i fatti?

Nell’intenzione del Capo del Governo ci sarebbe l’idea di incentivare i pagamenti con la moneta elettronica, al fine di porre un argine al malcostume italico di evadere il fisco senza lasciare traccia alcuna dei propri proventi. Insieme a questo, allo studio del Governo c’è anche l’idea di introdurre dei bonus per chi emette gli scontrini, una sorta di lotteria, oltre che meccanismi premiali per chi sceglie di non pagare in contante.

Ma non si tratta solo di esercenti commerciali privati perché molto spesso sono le stesse Pubbliche Amministrazioni a non avere un Pos disponibile per i pagamenti. Il governo giallorosso sta ragionando anche su questo al fine di incentivare la Pubblica Amministrazione ad accettare sempre più i pagamenti elettronici. Un modo per cambiare le abitudini di pagamento dei cittadini perché ancora oggi sono pochi gli uffici pubblici che consentono di pagare con carte di credito e bancomat.

 

Quanto alle vostre abitudini di pagamento, Primonumero.it vi propone un sondaggio utile a noi per sondare cosa ne pensate a proposito.

Siete favorevoli ai pagamenti elettronici a discapito di quelli in contante?

  • No, a guadagnarci sono solo le banche (53%, 46 Voti)
  • Si perchè è il modo giusto per combattere l’evasione fiscale (34%, 30 Voti)
  • Sì perchè lo trovo più comodo (13%, 11 Voti)
  • Sì ma ho paura dei pagamenti elettronici (0%, 0 Voti)

Totale voti: 87

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