Punti di vista

Murales dimenticati: quando all’ex Romagnoli erano raffigurate le ‘Pacchiane’

Mentre si continua a discutere della cancellazione dei murales che raffiguravano alcuni importanti personaggi che hanno fatto la storia calcistica e non di Campobasso, oggi Primonumero pubblica un articolo dello scrittore nonchè storico campobassano Paolo Giordano che ci 'rinfresca' un po' la memoria: non è la prima volta che all'ex Romagnoli le opere di street art vengono sostituite da altre. E' successo anche in passato senza le polemiche di questi giorni: quell'area dedicata all'arte urbana non ha del resto una destinazione permanente. Ma forse lo abbiamo dimenticato. 

Le polemiche degli ultimi giorni, sviluppatesi intorno alla cancellazione dei murales all’ex Romagnoli, hanno richiamato l’attenzione sul problema della caducità di questa disciplina dell’arte pittorica.

Al di là, quindi, del caso specifico, riteniamo sia un atto dovuto quello di ravvivare il ricordo anche di altre opere, precedentemente ospitate in quegli spazi, e di cui non è giusto perdere memoria.

In tale sito dal 2013, fino a circa i due canonici anni di vita dei murales, fecero bella mostra di sé “Le Pacchiane” (autrici Laura Fratangelo ed Ivana Volpe) attraverso le quali si celebrava “la donna pacchiana che impara, discute, interviene”. Ciò avveniva mediante “la staticità di un’immagine tradizionale che diventa parte attiva del discorso culturale… un misto di contraddizioni sia a livello tecnico che concettuale.” (Laura Fratangelo “Vorrei essere Pakkiano per un attimo”, agosto 2013).

pacchiane Pg

Su un muro bianco e piatto, nove figure, ispirate alle tradizione fotografica molisana, erano posizionate dietro a dei banchi di scuola intente a parlare, discutere, intervenire sul da farsi (la prima era interrogata, un’altra alzava la mano per prendere la parola, e le ultime due sulla destra erano arrivate in ritardo).

Il candore del fondale contrastava con la tecnica, ricca di “colature e colori eccentrici, che cercano proprio di far risaltare i colori artificiali delle fotografie antiche dei fratelli Trombetta” a cui le autrici si erano spirate.

Partendo da un accurato studio delle radici identitarie, rappresentando e rivendicando le nostre origini, “l’iconografia della pacchiana evoca ricordi condivisi nella comunità, immagini note del folklore molisano in continuità con un passato ancora vivo nelle piccole realtà della nostra regione.”

Ironia della sorte, o forse giusta valorizzazione dell’opera, “Le Pacchiane” fecero da “Fondale” durante la Santa Messa di Papa Francesco celebrata in occasione della visita in Molise (5 luglio 2014).

Quasi per gioco, ma con tutta la passione di chi ama la propria città, il fotoamatore Mario Gravina realizzo una cartolina “saluti da Campobasso” proprio utilizzando le rappresentazioni che in quel periodo decoravano quell’area cittadina: non solo “Le Pacchiane”, quindi, ma tutti i soggetti allora ivi dipinti.

La recente”querelle”, insomma, ci ha offerto occasione per ricordare, restituire ai campobassani e consegnare ai posteri, la memoria di murales che già si sapeva, dalla nascita, irreversibilmente destinati all’oblio.

(foto Paolo Giordano e Mario Gravina)

murales Paolo Giordano
commenta