Termoli

Maltrattava zia e padre invalido per ottenere i soldi per la droga, arrestato 23enne termolese

Continue vessazioni - fisiche e psicologiche - a danno dei familiari conviventi per avere da loro il denaro utile ad acquistare droga: è scattato ieri l'arresto per un giovane termolese accusato ora di maltrattamenti in famiglia ed estorsione

Maltrattava i familiari per avere da loro il denaro che gli serviva per acquistare la droga. Si tratta di un 23enne termolese per cui sono scattate le manette. L’episodio risale a ieri 23 settembre, quando gli uomini della Squadra Mobile della Questura hanno arrestato il 23enne residente a Termoli, F.G. le sue iniziali, a seguito di  un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale Ordinario di Larino.

Da tempo il ragazzo costringeva il padre (invalido al 100%) e la zia con cui conviveva a consegnarli denaro che gli serviva per procurarsi sostanze stupefacenti. Comportamenti violenti non solo dal punto di vista verbale ma anche fisico. I familiari, vittime sfiancate da una serie di azioni vessatorie – fisiche, morali e psicologiche – perpetrate dal giovane spesso sotto l’effetto della droga, si sono rivolti alla Polizia esasperati dal clima di violenza nel quale erano costretti a vivere e dalle continue richieste di denaro e altri beni preziosi.

Le vessazioni a danno dei familiari andavano infatti avanti da tempo ma ieri per il giovane è scattato l’arresto. Per lui i reati contestati sono quelli di maltrattamenti in famiglia e di estorsione.

Il giovane aveva già precedenti per reati contro la persona, e nel corso dell’esecuzione della misura cautelare  è  stato trovato in possesso di alcuni grammi di hashish che sono stati sottoposti ad immediato sequestro.

Quanto al reato dei maltrattamenti in famiglia, è stato oggetto di importanti innovazioni normative a seguito dell’introduzione della norma denominata “Codice Rosso”, con cui sono state apportate importanti modifiche al Codice Penale e al Codice di Procedura Penale nonché ad altre norme in materia di tutela delle vittime di violenza domestica. Le nuove disposizioni, infatti, prevedono che l’Autorità Giudiziaria e gli organi di polizia si adoperino nell’immediatezza nel caso di determinate ipotesi di reato, tra cui quello di maltrattamenti in famiglia, per assicurare il massimo livello di tutela nei confronti di vittime particolarmente vulnerabili.

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