Dati eurostat

Le retribuzioni crescono ovunque, tranne che da noi e in Grecia. Molise unica regione in Italia col segno meno

Un'Infodata de IlSole24Ore certifica che nella nostra regione le retribuzioni medie dei dipendenti sono calate, tra il 2008 e il 2016, dello 0,3%. Ma è l'unico caso in Italia perchè nel resto del Paese si sono registrati aumenti che arrivano anche al 21%. Peggio di noi in Europa solo la Grecia e pochissime altre regioni.

Il portafoglio dei molisani langue, è ufficiale. A certificarlo è una statistica che si basa su dati Eurostat riportata da Il Sole24Ore e relativa alla variazione media degli stipendi tra il 2008 e il 2016. Ebbene, se un po’ in tutto il continente – con poche eccezioni – si registrano aumenti, indovinate il Molise dove si colloca? Tra le eccezioni. A farci compagnia in questa amara classifica è la Grecia (dove il calo è disastroso un po’ in tutte le regioni, nel caso peggiore si arriva a 26,5%), nazione funestata da una profonda depressione economica. Non va bene neanche ad alcune regioni dell’Irlanda (-3,9) e allo Yorkshire del Nord (-1,6). Per il resto, a tutte le latitudini si registrano aumenti, anche sensibili, delle retribuzioni medie.

I dati dell’Infodata, pubblicata ieri sul giornale economico di Confindustria, si sono ottenuti calcolando  il totale delle retribuzioni garantite ai lavoratori dipendenti e dividendole per il totale delle ore lavorate, ottenendo così la retribuzione media oraria. Dopodiché, è stata calcolata la variazione percentuale tra il dato del 2008 e quello del 2016. Il prodotto di tutto ciò è la mappa interattiva: in azzurro, il colore predominante, sono rappresentate quelle regioni nelle quali si è registrato un incremento.

Soffermandoci sull’Italia, si può notare come la nostra regione spicchi per il colore grigio (che connota le aree vicine allo zero della stasi), che tradotto in cifre significa meno 0,3 per cento. Una riduzione seppur minima che però contrasta con ciò che avviene nel resto del Paese dove, fatta eccezione per la Calabria (anch’essa in grigio) che registra un misero +0,2 per cento – che è pur sempre un aumento – gli aumenti sono piuttosto sostanziosi. Il record spetta alla Provincia autonoma di Bolzano dove le retribuzioni dei dipendenti sono cresciute in media del 21,1 per cento, ma percorrendo in su e giù lo Stivale le percentuali oscillano tra il 2,5 (la Sicilia) e il 19,4 (l’Emilia-Romagna). Guardando ai nostri ‘vicini di casa’, notiamo come l’Abruzzo registri un +9,3%, la Campania +8,4%, il Lazio +7,7%, la Puglia +7,2%. Persino la Basilicata, che nelle statistiche generalmente ci fa compagnia in coda alle stesse, segna un +6,4%.

il sole 24 ore mappa su stipendi

E non ci consola affatto guardare i dati degli altri Paesi europei. La statistica arride un po’ a tutti, meno che alla Grecia, come detto, e a sparute altre regioni. Cifre per noi astronomiche quelle della Germania (dove gli aumenti superano spesso il 30%), della Scandinavia (sul 20% circa), la stessa penisola Iberica non va poi così male. Ma gli incrementi maggiori sono quelli dell’Europa dell’Est su cui spiccano alcune regioni della Bulgaria – nello Severen tsentralen l’aumento è stato addirittura dell’83,2% -, dell’Estonia e della Romania.

Non è che l’ennesima, triste conferma della nostra andatura zoppa. In questo caso l’unica zoppa di tutt’Italia.

foto da IlSole24Ore

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