Fantapoesie

L’ Abbracciatetto

Non pensate che non mi piaccia entrare nelle vostre case per ripararmi dalla pioggia e dal vento, se resto fuori e perchè devo occuparmi delle mie figlie tegole. Spesso sono invidiose l’una dell’altra, entrano in competizione tra loro, anche per questo cerco di essere un papà premuroso, equilibrato e presente, le aiuto nei momenti di difficoltà, ma sono pure in grado di capire, restando a spiare da dietro l’angolo, quando è il caso di farmi da parte.

Con la vita frenetica che avete, non vi siete nemmeno accorti che, perfino noi, abbiamo un santo patrono, celebriamo San Benedetto la rondine sotto il tetto, con topi e volatili si fa festa fino all’alba, per poi addormentarci con la proiezione del film “la gatta sul tetto che scotta”. A volte mi immergo nella nebbia e rispecchio la fantasia in voi, è capace di arrivare anche là, dove è vietato entrare, vi immaginate confusione o solitudine all’interno del mio involucro.

Come un’altalena ho sentimenti ballerini, sofferenza se penso a chi resta senza tetto, privo di un posto dove abitare, divertimento se rifletto su chi comincia la casa dal tetto facendo le cose a rovescio, sembriamo tutti uguali, ma ognuno è unico nella sua struttura, indispensabili come operai per l’azienda e ingombranti come rifiuti da smaltire. Vi avvolgo come un abbraccio, emano sicurezza e conforto, ma quello che mi addolora di più, e vedere famiglie sotto lo stesso tetto ma lontani migliaia di chilometri di distanza, si sa l’abbraccio è tutto o niente, ed io da questo non posso ripararvi.

(Alessio Toto …Tra un motore e un cambio mi sono laureato in Sociologia e, scrivo poesie con lo scopo di arrivare al vostro cuore…)

commenta