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La libreria del Molise sfida l’Italia per il primato: Pesche in vetrina su Rai 3 al ‘Borgo dei Borghi’

Se vi dicessimo che in Molise esiste un borgo da favola, talmente bello da sembrare uscito da un libro d’altri tempi, tanto che lo stesso Re Vittorio Emanuele, in visita, lo definì ‘Libreria d’Italia’, cosa vi verrebbe in mente? Sicuramente pensereste a Pesche, il piccolo paesino in provincia di Isernia, arroccato sul Monte San Marco, così particolare da sembrare quasi un luogo magico, scolpito nella roccia.

Una bellezza in grado di resistere al tempo ed allo spazio che ieri, domenica 22 settembre, è stata in grado di catturare l’attenzione del programma targato Rai 3 ‘Il Borgo dei Borghi – La grande sfida’ che vedrà una gara acerrima tra i comuni italiani fino ad eleggere quello più bello d’Italia. La scelta è nelle mani dei telespettatori che potranno dare la propria preferenza sul sito. In gara, per il Molise, anche altri due splendidi borghi: Ferrazzano e Bagnoli del Trigno.

Nella puntata andata in onda, che Primonumero.it vi ripropone in allegato, Pesche ha mostrato tutto il suo fascino: i suoi vicoli caratteristici, gli ampi spazi verdi che lo rendono il polmone verde dell’alto Molise in cui è incastonata l’oasi naturalistica ‘Riserva Naturale Orientata’ e la chiesa settecentesca di San Michele. A raccontare le caratteristiche del borgo roccioso sono stati proprio i suoi residenti che, oltre ad accompagnare le telecamere tra i vicoli, hanno raccontato la storia e le leggende che aleggiano tra le stradine, narrando antichi aneddoti e virtù.

Ampio spazio anche al panorama mozzafiato che rappresenta il punto di forza di Pesche: gli ampi spazi verdi sono l’ideale per trascorrere una giornata completamente immersi in una natura protetta e variegata, respirando aria pulita, camminando, correndo o in mountain bike. Il promontorio del piccolo borgo si presta bene anche alle arrampicate che offrono una vista in grado di catturare non solo lo sguardo, ma l’anima.

Un viaggio nel tempo e nella storia che non può dimenticarsi delle tradizioni attuali: dal gioco delle voghe che si fa il lunedì dopo Pasqua, dove la squadra che perde deve attendere un anno intero per ottenere la rivincita, passando per le splendide ceramiche che ricordano e raccontano elementi del territorio e della regione, fino al piatto tradizionale con la pasta, rigorosamente fatta in casa, con le cotiche ed i fagioli.

Foto: sito Rai

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