Petacciato

La casa dell’autismo ha tutto, tranne l’ok della Regione: “Ma ci cercano tutti, saremmo punto di riferimento”

Presentate le attività di villa San Giuseppe, centro specializzato nella cura dello spettro autistico che può ospitare 20 pazienti residenziali e 20 nei laboratori diurni. Ma l’accreditamento regionale tarda ad arrivare

Una casa dell’autismo che sembra avere proprio tutto, tranne il fondamentale accreditamento regionale. Senza di quello, i costi per le famiglie sono esorbitanti e le attività rischiano la paralisi. Da poco meno di un anno infatti, il grosso complesso residenziale realizzato all’inizio dello scorso decennio sulla Statale 16 a Petacciato marina ospita un centro specializzato per la cura dell’autismo. Si chiama ‘Villa San Giuseppe’, è di proprietà del gruppo Marzano, società edile campana che ha realizzato numerosi edifici a Petacciato e a Montenero.

Michela Marzano, figlia del titolare Giuseppe, è stata presente stamane 20 settembre alla presentazione delle attività della struttura, a nome del gruppo imprenditoriale. “Abbiamo investito una vita di lavoro in questa struttura, dove aiutare bambini e ragazzi in difficoltà a vivere una vita normale e autonoma” ha detto davanti alle telecamere.

Prima di lei il direttore della struttura, l’imprenditore veneto trapiantato a Petacciato Ennio Seno, il direttore scientifico Mario Bove e la psicoterapeuta Giulia Toscano, hanno illustrato obiettività e finalità della casa dell’autismo, dove ad ascoltare è giunta anche l’assessora al Sociale del Comune di Termoli, Silvana Ciciola.

Villa San Giuseppe centro autistico

Il complesso è ben visibile dalla Statale 16 a poche decine di metri dal distributore Agip. Venne costruito contestualmente a decine di appartamenti che tuttavia in 15 anni circa non sono mai stati abitati con continuità, nonostante la presenza da qualche tempo di un sottopasso pedonale che conduce fino alla pineta e quindi nella spiaggia libera di Petacciato marina.

Villa San Giuseppe centro autistico

Villa San Giuseppe si erge su tre piani, nei quali sono suddivisi area accoglienza, cucina, refettorio, stanze per le attività diurne e stanze da letto per gli ospiti residenziali, area giochi e persino una piccola cappella e una necessaria cella mortuaria, essendo il centro una struttura sanitaria a tutti gli effetti. L’ultimo piano è dedicato invece alle famiglie degli ospiti autistici che decidano di trascorrere la notte sul posto. “Daremmo lavoro a oltre 50 persone e alle famiglie degli ospiti non mancherebbe niente” ha rimarcato il direttore della struttura sottolineando come la decisione sull’accreditamento spetta al commissario alla Sanità.

Villa San Giuseppe centro autistico

Alle spalle di villa San Giuseppe, che dispone anche di spazi all’aperto, un’ulteriore area dove Seno ha confidato di voler “realizzare 8 appartamenti da un lato e 8 da un altro con un tunnel che conduca direttamente a villa San Giuseppe. Si tratta di case per pazienti adulti che potranno decidere di restare ad abitare qui e seguire le attività nel centro”. “Da due anni che sono qui – ha detto Ennio Seno a margine della conferenza – ho fatto realizzare questa struttura. Prima non c’era niente. E adesso ci chiedono informazioni famiglie che portano i figli in Germania, o a Pisa o a Forlì. Di questo disturbo soffrono sempre più persone e spesso le famiglie se ne vergognano”.

Villa San Giuseppe centro autistico

Secondo il direttore scientifico Mario Bove “alla famiglia Marzano abbiamo chiesto di realizzare questa realtà dopo avere fatto un’indagine di quelle che in Molise erano le realtà più urgenti. Quella dell’autismo la più urgente e immediata. Nessuna delle strutture esistenti in Molise ha la capacità di prendersi cura di queste persone, ma sono assistite fuori dal Molise. Qui non siamo badanti, ma portiamo in Molise le più avanzate anticipazioni dell’assistenza nello spettro autistico. Aspettiamo una risposta dalla Regione, possiamo essere un punto di riferimento”.

La psicoterapeuta Giulia Toscano ha illustrato come lavora villa San Giuseppe. “L’obiettivo principale è fare trattamenti di tipo riabilitativo con tecniche Aba. È la migliore tecnica a livello internazionale e permette di svolgere una vita più autonoma possibile”.

“Abbiamo avuto la fortuna di trovare investitori che hanno creduto in questa iniziativa – ha dichiarato Seno ai microfoni -. Abbiamo l’autorizzazione sanitaria un anno fa, abbiamo capito che in Molise c’è una necessità a cui cerchiamo di dare risposta. Quest’estate abbiamo iniziato un’attività facendo giocare, studiare e fare attività ai ragazzi, anche maggiorenni per l’inserimento lavorativo. Quindi soprattutto per le famiglie l’accreditamento è essenziale. La struttura può ospitare 20 pazienti residenziali e 20 diurni, c’è la necessità di aprire al più presto”.

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