Il colmo è che la nuova interruzione idrica arriva in un giorno in cui il basso Molise è sommerso dall’acqua piovana. E invece Montenero di Bisaccia e Petacciato sono costrette all’ennesima interruzione di acqua potabile, comunicata nelle scorse ore da Molise Acque per un altro guasto alla fatiscente rete che dal Potabilizzatore del Liscione trasferisce acqua ai paesi della zona costiera.
Stavolta il guasto riguarda la rottura dell’interruttore MT installato nella cabina di trasformazione a servizio dell’impianto di sollevamento di Guglionesi. Per questo motivo è stata bloccata l’erogazione di flusso idrico per i due centri costieri, che sono stati invitati da Molise Acque ad assumere tutti i provvedimenti necessari per regolare il flusso idrico all’interno dei rispettivi territori di competenza.
Sempre Molise acque ha comunicato che “la regolarizzazione delle erogazione d’acqua dovrebbe avvenire nel pomeriggio di domani, mercoledì 4 settembre“. Questa nuova interruzione arriva dopo la gravissima crisi che si era verificata nei giorni del 23 e 24 agosto scorsi e regolarizzata soltanto dopo che l’elettropompa dell’impianto di sollevamento di Guglionesi era stata riparata.
Adesso un uovo guasto che mette in gravissima difficoltà i due comuni costieri. Montenero di Bisaccia ha già comunicato tramite social ai propri cittadini che “a causa di una improvvisa carenza nella fornitura idrica da parte di Molise Acque, è stata sospesa l’erogazione di acqua potabile su tutto il territorio comunale. Presumibilmente nella serata del 4 settembre provvederà a riaprire il flusso idrico, non appena il serbatoio comunale tornerà ad avere la disponibilità necessaria di acqua potabile da parte di Molise Acque”. Così si legge nella comunicazione arrivata ai residenti.
A Petacciato invece il sindaco Roberto Di Pardo non ha nascosto che questo nuovo guasto potrebbe mettere in crisi il territorio da lui amministrato. “Il livello della vasca, già precario, non ci eviterà questa volta di vivere seri disagi. Cerchiamo di utilizzare l’acqua solo ed esclusivamente per uso domestico” ha scritto tramite social il primo cittadino petacciatese.
Nella regione in proporzione più ricca d’acqua e nelle giornate in cui il cielo butta giù pioggia a più non posso, due paesi sono quindi costretti a razionare l’acqua nelle case e negli uffici.
L’unica possibile salvezza per migliaia di cittadini è quella di possedere delle risorse private, vale a dire scorte o più probabilmente autoclavi, che consentano di utilizzare acqua anche nel caso in cui i comuni siano costretti a bloccare l’erogazione.
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