Abbandonata, anche vandalizzata e trasformata in una specie di rimessa per i mezzi in uso alla Sea e per le macchine della Croce rossa.
La cittadella dell’Economia di contrada Selvapiana adibita a centro fieristico si è trasformata con il tempo in una sorta di spazio nel quale oggi trovano posto finanche i vecchi cassonetti dell’immondizia che erano utilizzati in città prima che si approdasse alla raccolta differenziata.
Lunghe file di vecchi e nuovi contenitori collocati come fossero in un magazzino, ambulanze della Croce rossa parcheggiate come in una rimessa per le auto e poi intere zone lasciate ostaggio del degrado più assoluto. Immondizia, divani, frigoriferi, sedie… migliaia di risorse incustodite e abbandonate alla disgrazia sotto gli occhi indifferenti di tutti.
A denunciare la situazione è intervenuto il consigliere dei Popolari Salvatore Colagiovanni assieme alla collega Carla Fasolino.
Parlano di “anomala amministrazione” perché “ricordo i continui attacchi dei Cinque stelle sulla situazione della cittadella dell’Economia che a loro dire sarebbe stata male utilizzata in passato. E ora? Sono trascorsi oltre cento giorni dal loro insediamento ma novità al riguardo non ce ne sono. Anzi”.
Con Carla Fasolino ha firmato un’interrogazione che porteranno in consiglio comunale e con la quale chiederanno formalmente al sindaco quali interventi intende adottare per il polo fieristico di Contrada Selvapiana.
“Hanno parlato di discontinuità, bene comincino a dimostrarla questa discontinuità – continua Colagiovanni – io finora vedo solo fumo buttato negli occhi dei cittadini. Un’amministrazione autoreferenziale, a tratti megalomane che pubblicizza se stessa pure per interventi di ordinaria amministrazione. Per il resto non c’è altro. Tuttavia – conclude il consigliere Colagiovanni – a parte le mie opinabili impressioni, voglio conoscere le strategie della maggioranza di Gravina per fermare l’inesorabile degrado di una struttura che nonostante i Cinque stelle è tuttora lasciata all’incuria e ad una ancor più stucchevole indifferenza e inerzia”.
commenta