Il mondo dei mercati finanziari, lo si sa, è caratterizzato da un gergo specifico che spesso e volentieri scoraggia: molte delle espressioni, infatti, provengono da un periodo in cui il mondo dei mercati finanziari era ancora in evoluzione e vi potevano accedere solo poche persone.
Il gergo del mondo della finanza riflette ancora oggi questa estrazione elitaria di secoli fa, nonostante oggi il trading online sia riuscito a capovolgere la situazione, rendendo di fatto i mercati finanziari accessibile a chiunque e a qualsiasi portafoglio.
Facendoci aiutare dalle eccellenti guide di edilbroker.it, punto di riferimento per tutti i traders italiani, inizieremo a gettare chiarezza su alcuni dei termini più impiegati nel mondo della finanza.
Andare short e andare long
Per andare long e andare short si intendono le due principali operazioni possibili sui mercati finanziari: rispettivamente comprare un titolo o vendere allo scoperto un titolo.
Tramite queste due semplici operazioni, i mercati finanziari possono rivelarsi estremamente proficui o estremamente dannosi per gli utenti: tutto sta a capire bene quando ricorrere all’una e quando all’altra.
È opportuno comprare un titolo quando le previsioni che avete fatto indicano che le sue quotazioni sono destinate a crescere: in tal caso si procede inizialmente all’acquisto del titolo per poi rivenderlo una volta che la crescita (o rialzo) si è arrestata. Il profitto che ricaverete sarà dato dalla differenza del prezzo di vendita con quello di acquisto, moltiplicato per il denaro investito.
Ad esempio, se decidete di investire in azioni Unicredit, valutate a 10 euro l’una, prevedendo che entro due giorni le stesse azioni saranno quotate 13 euro, e realizzate un investimento di 100 euro, significa che dopo due giorni avrete 130 euro (100 euro, infatti, vi permettono di acquistare 10 azioni, poi rivendute a 13 euro l’una), con un profitto di 30 euro.
Per vendere allo scoperto, o scommettere contro, un titolo, invece, dovete averne previsto un calo nelle quotazioni: in tal caso rilevate un investimento fatto sul titolo per venderlo immediatamente e ricomprare lo stesso titolo, nelle stesse quantità, una volta che le quotazioni si sono abbassate. In tal modo il profitto sarà dato dalla differenza del prezzo di vendita col prezzo di acquisto, moltiplicato per l’investimento realizzato.
Sempre ragionando su azioni Unicredit, se invece di un rialzo prevedete un ribasso (un calo di valore), da 10 euro a 7 euro, potete rilevare un investimento di 10 azioni Unicredit, da restituire al proprietario dopo due giorni. Vendete immediatamente le azioni quotate 10 euro, ricavandone 100, e le ricomprate una volta che hanno raggiunto quota 7 euro, spendendo 70 euro e, quindi, guadagnandone 30.
Congiuntura economica
Di per sé si tratta di un concetto generale, appartenente al mondo della teoria, ma che ha risvolti importantissimi nel settore del trading online. Al concetto di congiuntura economica, infatti, si connette l’importantissima considerazione da fare sui cicli economici, ovvero sul fatto che interi settori economici, anche diversi l’uno dall’altro, presentino fasi cicliche di crescita e decrescita, o, come abbiamo visto prima, rialzo e ribasso, congiunte.
Si tratta di una considerazione utilissima in fase di analisi dei titoli sui quali si vuole investire: dato che il mercato tende per sua stessa natura ad un comportamento stabile, ovvero a reiterare nel tempo i medesimi comportamenti, la teoria della congiuntura permette di individuare, tra titoli connessi, quello che funge da indice, le cui variazioni sono poi riflesse da tutti gli altri titoli a cui esso si connette.
Si tratta di considerazioni, analisi e scoperte non semplici da fare ma che custodiscono la vera chiave del successo, quella che permette di comprendere effettivamente tutti i meccanismi reconditi dei mercati finanziari.
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