Campochiaro

Centro di raccolta abusivo, rifiuti infettivi e operazioni mai registrate: azienda multata per 540mila euro

La stessa ditta era già finita nel mirino dei Carabinieri del Noe che hanno scoperto oltre 1050 interventi di carico e scarico non inseriti nel Registro dei rifiuti. Sequestrata l'area abusiva

Oltre 1050 operazioni di carico e scarico mai inserite nel Registro dei rifiuti, un’area di 500 metri quadrati adibita a centro di raccolta senza autorizzazioni ambientali. Rifiuti speciali e sanitari a rischio infettivo e 300 metri cubi di spazzatura proveniente dal Gargano. È quanto riscontato dai carabinieri del Noe di Campobasso all’interno degli stabilimenti dell’azienda Ecogreen Srl di Campochiaro.

La stessa azienda era finita nei pasticci già nel luglio scorso, quando il titolare, un noto imprenditore di Campobasso, era stato denunciato poiché in un’area di sua proprietà erano stati scoperti materiali pericolosi e speciali quali aghi, cannule, ovatta idrofila e acque di lavaggio di macchinari sanitari, oltre a veicoli fuori uso, materassi e imballaggi di plastica.

Adesso un’altra operazione, svolta nel corso di quest’estate, da parte dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Campobasso che hanno effettuato verifiche e controlli ambientali sul ciclo dei rifiuti solidi urbani smaltiti e recuperati nella provincia di Campobasso.

Nel mirino la Ecogreen Srl, nota azienda che esercita nel ramo della raccolta e trasporto di rifiuti solidi urbani e nella gestione di impianti di depurazione di acque reflue. I militari hanno accertato l’omessa annotazione di 1050 operazioni di carico e scarico nel Registro dei rifiuti, come è previsto dalla normativa di settore.

Il Noe di Campobasso, insieme con i Carabinieri del locale Comando Provinciale, ha sequestrato, all’interno di un piazzale nella zona industriale di Campochiaro, un’area di 500 mq in cui era stato abusivamente realizzato un centro di raccolta dell’immondizia, che esercitava in totale assenza di autorizzazioni ambientali.

Nel centro di raccolta sono stati rinvenuti anche rifiuti speciali pericolosi e rifiuti sanitari a rischio infettivo. I controlli hanno fatto scoprire anche circa 300 metri cubi, pari ad altrettante tonnellate, di rifiuti solidi urbani provenienti da note località turistiche del Gargano.

Pesantissima la multa ai danni del titolare dell’impresa che dovrà pagare una somma di oltre 540 mila euro.

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