Futuro dello stabilimento

Cassa integrazione e trasferimenti in Fiat, Prc preoccupato: “Se va in crisi il Molise muore”

Il Prc Molise esprime forte preoccupazione per la situazione produttiva venutasi a creare nello stabilimento Fca, ex Fiat di Termoli, dove è prevista una forte riduzione di produzione in tutti i reparti di lavorazione.

“Addirittura alcuni lavoratori verranno trasferiti alla Sevel di Val di Sangro, con forte preoccupazione dei destinatari dei trasferimenti – scrive il segretario Pasquale Sisto -, fra cui alcune lavoratrici con figli a carico, alle quali il trasferimento procurerà forti disagi”.

Per il segretario di Rifondazione Comunista “il Molise sta attraversando da più di dieci anni una profonda crisi in tutti i settori produttivi. In particolare nel settore edile con gli occupati più che dimezzati, passando da circa 15 mila all’inizio della crisi a circa 6 mila attuali con la conseguente chiusura di decine di attività del settore dei materiali da costruzione (calcestruzzo, laterizi, lapidei, prefabbricati cementizi).

Anche negli altri settori la situazione è drammatica – prosegue il Prc tramite il segretario -, la chiusura dello zuccherificio di Termoli e dell’Ittierre hanno lasciato senza lavoro circa 500 unità, in più la quasi chiusura della Gam di Bojano, che lascerà sul lastrico 240 lavoratori più l’indotto”.

Da qui al forte preoccupazione dei comunisti. “Se per caso anche lo stabilimento Fiat di Rivolta del Re dovesse andare in crisi definitivamente, allora possiamo proclamare la “morte del Molise”. Abbiamo appreso che la Fca investirà nello stabilimento di Pomigliano D’Arco ben un miliardo di euro per la produzione dell’Alfa Romeo Tonale e della Panda Ibrida”.

Sisto si scaglia contro gli Agnelli. “Non ci dispiace certamente per gli investimenti in altri siti del sud, ma vogliamo ricordare alla Famiglia Agnelli che lo stabilimento di Termoli l’hanno costruito a totale carico dell’allora Cassa Per il Mezzogiorno, per cui gli Agnelli non hanno cacciato nessuna lira per la costruzione dell’importante sito produttivo termolese, Termoli 1 e Termoli 2 aperti tra il 1973/1974 e Termoli 3 la cosiddetta fabbrica integrata inaugurata il 31 marzo del 1985 dal Compagno Partigiano Presidente della Repubblica Sandro Pertini. La Famiglia Agnelli dovrebbe tenere ben in mente che lo stabilimento Fiat di Termoli (come del resto altri tipi di insediamenti produttivi nel Sud Italia, regolarmente poi chiusi) sono stati costruiti con i soldi pubblici dell’ex Casmez e di conseguenza ritenersi obbligati a fare i dovuti investimenti a Termoli per la costruzione di nuovi modelli che permetteranno il mantenimento degli attuali livelli produttivi e occupazionali, e per dare almeno una possibilità al Molise di mantenere la sua ‘sopravvivenza’”.

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