Campobasso

Bare trasferite dopo i danni al cimitero: “Quella zona è una fogna”. Il sindaco: “Pronti a vietare il business dei loculi”

Questa mattina - 2 settembre - si sono concluse le operazioni di trasferimento delle salme tumulate nella zona del cimitero allagata venerdì scorso. Mentre sono state già accertate infiltrazioni nei loculi e sono emersi possibili difetti costruttivi, il Comune avvierà accertamenti per individuare responsabilità: è la terza volta che quel punto del cimitero viene invaso all'acqua e dai detriti. "C'è stato un interessamento da parte degli organi di polizia".

Lacrime, rabbia e tante domande che sono come un tarlo nella testa dei familiari dei 32 defunti le cui salme questa mattina (2 settembre) sono state trasferite in un’altra zona del cimitero di Campobasso. Commossi e increduli hanno assistito a tutte le operazioni effettuate dagli operai della D.R. Multiservice mentre, alla presenza dei vigili urbani e della Digos, rimuovevano le lapidi, picchettavano il calcestruzzo affinché si rompesse e infine traslavano la tomba dal loculo al mezzo meccanico che li avrebbe portati nella nuova destinazione, la parte superiore di viale delle Campanule.

“Chi ha autorizzato quel progetto? Come si può costruire in questo modo?”, si chiede qualcuno durante i lavori.

Venerdì scorso – 30 agosto – un fiume ha invaso di acqua e detriti viale dei Lillà e viale delle Campanule, all’interno del blocco E, ossia la parte più nuova del camposanto, costruita durante l’amministrazione guidata da Antonio Battista dall’impresa Dondi (concessionaria dal 2007 dei servizi cimiteriali) aggiudicataria del project financing per l’ampliamento del cimitero stesso.

E’ la terza volta che quel punto si allaga. E l’ultima è stata fatale, tanto da costringere il trasferimento delle bare anche a causa delle “pesanti infiltrazioni d’acqua in loculi già utilizzati per la tumulazione, tali da investire le salme tumulate con conseguenti pericoli di emergenza sanitaria e di igiene pubblica”, come certificato dai vigili urbani e dai tecnici comunali nella relazione consegnata al sindaco Roberto Gravina che si è recato più volte sul posto in questi giorni e ha emesso un’apposita ordinanza per interdire l’area. I sopralluoghi hanno evidenziato pure “probabili difetti costruttivi” e che “non possono escludersi pericoli per l’incolumità pubblica”.

Un disastro insomma, che ha reso ancora più straziante la vicenda per le famiglie dei defunti. Tutte sono state avvertite dal Comune quando sono state avviate le operazioni di trasferimento. “Chi era assente, è solo perchè non ha potuto essere presente”, chiarisce il primo cittadino che a Primonumero annuncia una possibile ordinanza per vietare la vendita libera dei loculi. In parole povere, questo significa che sarà possibile acquistare il loculo solo in caso di effettivo bisogno (la morte di un familiare) estirpando la brutta abitudine di assicurarsi e pagare il posto per l’eterno riposo anzitempo. 

cimitero Campobasso

Questa vicenda del resto ha scosso non solo i familiari dei defunti, ma ha colpito l’opinione pubblica campobassana che ora si chiede come sia stato possibile realizzare dei loculi in uno spazio sotterraneo, come se fosse un garage seminterrato che diventa una sorta di conca naturale quando piove, nella quale è dunque inevitabile l’afflusso di acqua e fango.

“Questa zona è una fogna. Si potrebbe usare solo come ossario”, osserva qualcuno.

Si può prefigurare un danno alla collettività? Saranno gli organi competenti a stabilirlo. Di certo a Campobasso i loculi costano profumatamente (tra i 2mila e i 2500 euro) e c’è chi si indebita per poterli acquistare. L’amministrazione ha avviato gli accertamenti per chiarire se ci sono state responsabilità. Qualche risposta all’allagamento già c’è: “Quei locali non hanno un sistema di regimentazione delle acque idoneo – sottolinea ancora Gravina – e quindi l’accertamento delle responsabilità riguarda la modalità di costruzione, se sono stati garantiti tutti i requisiti per l’idoneità all’abitabilità delle salme e dei familiari che visitano i defunti. Verificheremo questo aspetto con i nostri tecnici, c’è già una relazione dei vigili urbani. Inoltre ci sarà un sopralluogo della struttura comunale assieme all’impresa che ha vinto un project financing e all’impresa subappaltrice”.

Roberto Gravina Comune Campobasso

“Abbiamo fatto tutto il possibile per privilegiare, in questo doloroso spostamento, le volontà dei familiari”, aggiunge il primo cittadino. “Coloro che decideranno di tornare nella parte che avevano acquistato lo potranno fare liberamente una volta sistemata doverosamente la zona, con i costi ovviamente tutti a carico dell’impresa costruttrice. Per coloro che invece decideranno di accettare per i propri cari questa nuova sistemazione, io stesso scriverò all’impresa per poter far sì che vedano garantito questo loro diritto. Tutti i posti che sono stati scelti sono posti liberi (non precedentemente venduti) in modo tale da non creare ulteriori problematiche

Il Comune inoltre sta valutando se rescindere il contratto con la Dondi: “Valuteremo con l’ufficio legale. Posso dire – la chiosa finale del sindaco – che c’è stato un interessamento da parte degli organi di polizia, poi sarà mia cura verificare se eventuali rilievi saranno trasmessi alla Procura”.

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