Riconoscimento per l'ateneo

Un professore dell’Unimol nel comitato scientifico dell’Istituto Centrale per l’Archeologia

Carlo Ebanista, insegnante di Archeologia cristiana all’UniMol e consigliere del Rettore per l’archeologia e i beni culturali, è stato nominato componente del comitato scientifico dell’Istituto Centrale per l’Archeologia. Il docente affiancherà la professoressa Marcella Frangipane, la professoressa Andreina Ricci e il professor Giuliano Volpe fino alla scadenza del mandato, nel 2023.

L’Istituto ha tra le sue diverse funzioni quella di assicurare e favorire lo sviluppo dello studio e della ricerca nel settore dell’archeologia e la salvaguardia del patrimonio archeologico, esprimendosi sulle questioni che gli vengono sottoposte in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali. È composto dal direttore, due componenti nominati dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali, un terzo designato dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e, infine, un membro indicato dal Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici. I componenti del Comitato sono individuati tra professori universitari con particolare e dimostrata qualificazione scientifica e professionale.

Ebanista ha approfondito la sua attività didattico-scientifica e di ricerca soprattutto verso lo studio delle civiltà medievali di Campania e Molise, un’indagine interconnessa alla relazione tra le dinamiche insediative (riuso dello spazio urbano, edifici di culto cristiano, necropoli, incastellamento, chiese rupestri) e la cultura materiale (produzione, distribuzione, consumo).

Come dimostrato dalle campagne di scavo, le ricerche e le indagini archeologiche condotte sotto la direzione del professore, l’UniMol ricopre il ruolo di cerniera tra le esigenze del territorio nel campo formativo, didattico, di ricerca e di studio e la valorizzazione, conservazione e tutela del patrimonio archeologico, artistico e storico del Molise.

Il riconoscimento ottenuto non solo costituisce un’ulteriore tappa di sviluppo e di crescita dell’Ateneo molisano nella sfera dei beni culturali, ma sottolinea la correttezza e l’efficacia dei corsi di studi legati al patrimonio storico, artistico e archeologico.

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